La manifestazione enoica tra le più importanti del panorama europeo e mondiale, si è aperta con gli interventi di Salvini e Hogan. Poi show, dibattiti, degustazione per una 4 giorni tutta da vivere
“Anche quest’anno Vinitaly si apre al mondo del business, con una rassegna forte di oltre 100mila metri quadrati netti, 4.600 espositori, con buyer esteri rappresentati e provenienti da 143 paesi” musica e parole di Maurizio Danese, presidente di Veronafiere. Tra i protagonisti, chiaramente della giornata inaugurale di Vinitaly 2019.
Giunta alla sua 53esima edizione, la manifestazione internazionale, tra le più importanti del mondo enoico, ha preso il via domenica 7 aprile. E, tra degustazioni, show e dibattiti, proseguirà fino a metà settimana: precisamente fino al 10. “Vinitaly è una fantastica celebrazione della qualità e della biodiversità del patrimonio culturale e vitivinicolo” ha spiegato Phil Hogan, commissario europeo all’Agricoltura, intervenuto durante la cerimonia inaugurale della manifestazione. “L’Italia ha più di 600 indicazioni geografiche – ha concluso Hogan – il numero più alto in Europa. Compito dell’Unione europea è tutelarle”.
Non può che trovarsi d’accordo anche il vicepremier Matteo Salvini che ha approfittato di Vinitaly per annunciare lo sblocco della Tav sull’asse Brescia-Verona-Vicenza-Padova: “Il vino – ha spiegato il ministro dell’Interno – come le persone, ha bisogno di spostarsi e se non si muove l’alta velocità, noi il vino lo teniamo in cantina”. In chiusura è arrivato l’intervento del presidente della Regione Veneto, Luca Zaia: “La forza della manifestazione arriva anche dal territorio. Il Veneto che partecipa al Vinitaly dei record è un record a sé. Siamo i primi produttori d’Italia con 16,5 milioni di quintali di uva e 13,5 milioni di ettolitri, con un 1,6 miliardi di export e 53 denominazioni presenti. Il futuro del vino è l’eco-sostenibilità, certificazione ambientale del prodotto, del vigneto e dell’intero processo di produzione”. Presente anche il Premier Giuseppe Conte che ha ricevuto l’onorificenza di sommelier onorario della Fisar da parte del Presidente Luigi Terzago.
Una passerella di politici, dunque, alla quale si sono accodati i veri e propri protagonisti del Vinitaly 2019, ovvero produttori e appassionati di vino. Partiamo dal premio internazionale Vinitaly, assegnato a personalità, aziende o istituzioni che si sono distinte per il loro impegno nel campo enologico. Tre i vincitori del 2019: la cantina Ornellaia, tra le eccellenze del Made in Italy, Leon Liang, tra i fondatori della più importante e innovativa scuola di educazione al vino in Cina e Demei Li, il primo enologo a portare un vino cinese a vincere un riconoscimento internazionale.
Da sottolineare anche il trionfo del Lessini Durello Settecento33 della Cantina di Soave che si è aggiudicato il premio come miglior spumante d’Italia e la nomina di Alessio Serafini come miglior sommelier del Veneto 2019.
Meno di ventiquattrore per cominciare davvero in maniera fantastica. Altri tre giorni per vivere il Vinitaly al massimo.