Ai mondiali dei vini estremi in Valle d’Aosta, otto ori e quattro aziende sul podio.
Candia al vertice dei vini estremi. Le Colline del Candia s’impongono nella storia della viticoltura durante la 27esima edizione del Mondial des Vins Extremes in Valle d’Aosta. Qui hanno partecipato 919 vini provenienti da aziende di 25 paesi. La viticoltura eroica toscana “cresce” in condizioni estreme tra vigneti irraggiungibili e lavoro solo manuale. Questi ultimi hanno guadagnato la medaglia d’oro con il vermentino “La” (2018) dell’azienda Le Canne di Pucci Luigi ottenendo il punteggio di 94/100, l’eccellenza. Poi, sette medaglie d’oro con altre due etichette de Le Canne: “La”, vermentino (2017), e il rosso Candia Doc “Cresta Gallo” (2016). Due le medaglie d’oro per cantina “L’Aurora di Francesco” con il vermentino “Massetano” (2016) e “Pozzo Alto” (2018), e una con le “Vigne Conti” con “Equilibrio”. Due ori alla cantina “Ramarro” con “Cuore di Candia” (2017) ed “Acquafiora” (2017), un’azienda che nasce nel 2015 e assesta la sua produzione nel 2018 a circa 7000 bottiglie.
“Le nostre vigne sono a circa 150 s.l.m. e con una pendenza minima del 30%. Abbiamo 3 piccoli appezzamenti e poco più di ettaro” – dice Andrea Tarabella proprietario di Cantine Ramarro – “Siamo contenti di questi riconoscimenti e speriamo che contribuiscano a migliorare l’indotto economico di chi si impegna a produrre vini in condizioni estreme”.
Risultati che lanciano il Candia dei Colli Apuani tra i territori della viticoltura eroica più interessante e in crescita del panorama internazionale. “Il mondo si sta accorgendo della nostra realtà e sta riconoscendo l’enorme lavoro di qualità che le aziende stanno portando avanti” dice Fabrizio Bondielli, Presidente del Consorzio di Tutela. Nella Toscana dei grandi vini c’è anche una regione eroica che produce in condizioni estreme, tra terrazzamenti quasi irraggiungibili e pendenze impegnative: è la Toscana del Candia. “I nostri sono vini frutto della fatica e dell’eroismo, della sostenibilità e della tutela del paesaggio: elementi che sono emersi in maniera vigorosa in questa edizione dei mondiali. Otto medaglie d’oro per uno stesso territorio sono un primato non solo per noi ma nella storia del concorso”.
In giuria, tra gli esperti, anche il giovane enologo apuano Lorenzo Gianni. “I vini del Candia hanno sempre avuto una buona considerazione ai mondiali ma mai come quest’anno hanno saputo affermarsi in blocco con etichette molto diverse tra loro – spiega Gianni – Questo significa che la strada è giusta e che per differenziarci in un panorama molto competitivo come quello enologico è necessario puntare su quelle che sono le nostre caratteristiche che rendono le nostre produzioni speciali, eccellenti e di qualità. I nostri vini sono nella fase di maturazione e consapevolezza. Siamo ad una svolta anche in termini di marketing”.