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Un progetto enoico inedito che armonizza ambizioni internazionali e legame con il territorio

Venti ettari vitati, dolcemente adagiati sulla riva destra del Po, nella zona collinare a ridosso degli Appennini. Nel cuore di una grande zona di origine controllata, l’Oltrepò, nella provincia di Pavia, una terra fatta di sapori e tradizioni tutte da scoprire. Qui affonda le sue radici la Tenuta Mazzolino, nell’omonimo borgo antico di Corvino San Quirico e fin dagli esordi – nel 1980 – la proprietà decide di intraprende percorsi inediti, reinterpretando il territorio con un occhio rivolto alla Borgogna – grazie anche a collaborazioni illustri con enologi di fama internazionale. Come Giacomo Bologna, Jean François Coquard e Kyriakos Kynigopoulos quest’ultimo ancora oggi figura di riferimento per la parte enologica. Così, su questi terreni argillosi e poco calcarei, vengono coltivati vitigni internazionali come Pinot Nero e Chardonnay, oltre all’autoctono Bonarda.

Ma sono l’amore per la terra e una filosofia da sempre rispettosa delle tradizioni e dei tempi a dettare la cifra del lavoro in vigna. La bassa produzione per ettaro, l’inerbimento naturale dei vigneti alternato alla pratica del sovescio che permette di evitare l’uso di concimi chimici sono il passaporto per ottenere vini di grande qualità. 

Le otto etichette della Tenuta Mazzolino

Oggi la cantina vanta otto etichette – cinque bianchi e tre rossi – che raccontano una storia, fatta di tradizione e innovazione, di identità e di passione: il Noir – punta di diamante nella produzione dell’Azienda, un Pinot Nero in purezza frutto dell’oasi di Borgogna ricreata dall’azienda in Oltrepò. Ne hanno parlato in tanti dall’uscita della prima annata nel 1985 (“Questo rosso è quindi da considerare tra i capisaldi della produzione del Pinot Nero italiano, sia per motivazioni storiche sia per ragioni qualitative …Le annate giovani hanno davvero molto di “borgognone” nello spirito, pur conservando tratti territoriali evidenti – soprattutto, diremmo, nella peculiare declinazione degli umori del bosco estivo e nella nota gessosa quasi onnipresente” Armando Castagno, Viniplus, Marzo 2017); giunge con l’annata 2015 attualmente in commercio al significativo traguardo delle trenta vendemmie.

Il Blanc 100% Chardonnay, dal profilo elegante, complesso e anch’esso ispirato alla scuola enologica della Borgogna; il Metodo Classico Rosé Cruasé DOCG, sempre Pinot Nero 100%, dimostrazione di una vocazione innata del territorio alla spumantizzazione. Il metodo classico Blanc de Blancs è intenso, ricco e molto fresco, profuma di frutta gialla, fiori, agrumi e pan brioche. Seguono i due vini d’ingresso, il Terrazze, un Pinot Nero in purezza, dal colore rosso rubino, fresco e autentico, il Camarà, un bianco fresco, elegante e armonico, dalle grandi bevibilità e sapidità, ottenuto con uve Chardonnay dei vigneti nell’omonima frazione da cui il vino prende nome, un bianco fresco, elegante e armonico, morbido e sapido. E infine immancabile per questo territorio la Bonarda – da uva Croatina, da secoli vitigno autoctono dell’Oltrepò Pavese – e il Moscato, vino dolce cremoso e avvolgente.

A tutte queste referenze si aggiunge anche Terrazza Alte di Tenuta Mazzolino. Un Pinot Noir, ottenuto vinificando separatamente le uve provenienti dalla parte alta delle vigne del Terrazze. Si tratta di un Pinot di razza, profondo e dinamico. Un vino di colore rubino delicato, ma brillante con leggeri riflessi rosso mattone.

Al naso risulta intenso, con quegli aromi tipici da pinot nero con sentori di frutta rossa, arancia sanguinella e qualche nota speziata. Il finale è persistente con un ritorno di buccia di arancia sanguinella. Con sentori di frutti rossi a polpa acida che anticipano la progressione di un sorso profondo.  Al palato è agile e regala un tannino equilibrato e vellutato. Le severe vene calcareo-gessose gli donano profondità e dinamicità di sorso. Elegante e raffinato come solo il Pinot Noir sa essere, ma anche fresco e intenso, figlio di una vigna “difficile”. Come tutte le cose che richiedono più tempo e fatica, il Terrazze Alte rivela un carattere unico e deciso. 

Per Tenuta Mazzolino le scelte che iniziano in vigna, “finiscono” in bottiglia e costituiscono la filosofia stessa dell’azienda. La ricerca dell’eccellenza enoica in bottiglia continua anche con la terza generazione alla guida della tenuta: Francesca Seralvo, milanese, nel 2015 abbandona i codici dell’avvocatura per dedicarsi a tempo pieno alle vigne tra cui è cresciuta fin da bambina. Ne sposa la filosofia e mette testa e cuore in questo progetto che mira a proporre vini legati al territorio ma con un respiro internazionale. 

 

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