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Eventi

Taste of Sunshine: c’è un filo che lega Italia, Cina ed Egitto

By Febbraio 8, 2019No Comments

Dal 26 al 31 gennaio, le tre nazioni hanno dato vita ad un progetto interaccademico che celebra la cucina come la più antica lingua universale del mondo

La capitale egiziana diventa un punto nevralgico tra Italia e Cina, creando una golosa chiave interpretativa e gastronomica che ripercorre l’antica Via della Seta. E’ successo a ridosso del capodanno cinese:  tra il 26 e il 31 gennaio del 2019, le tre nazioni hanno dato il via a un progetto Interaccademico che, attraverso il famoso racconto del mercante veneziano Marco Polo, Il Milione, celebra la cucina come antica lingua universale, un esperanto condiviso anche dall’ambasciatore cinese al Cairo H.E. Hang Bing che vuole “mostrare i risultati di una fruttuosa collaborazione tra Est e Ovest e rafforzare questo legame”.

Ancora adolescente, Marco Polo parte alla volta dell’Asia da San Giovanni D’Acri, nel lontano 1271. Tornerà solo 24 anni più tardi in Italia, dopo aver percorso una remota rotta di comunicazione nota come Via Della Seta, una strada di amicizia per H.E. Hang Bing. Dopo essersi spinto fino al Catài e avendo scoperto le meraviglie dell’Impero cinese, dalla sua selvaggia bellezza alle sue rarità come tessuti e spezie, il mercante veneziano diventa oggi icona del frutto della contaminazione tra cultura occidentale e orientale. L’Egitto invece rappresenta un “punto di incontro tra la cultura d’oriente e quella d’occidente”, partenza per una nuova sovrapposizione gastronomica e culturale, frutto della collaborazione con l’Italia e la Cina.

Taste of Sunshine, come specifica il Consigliere culturale cinese H.E. Shi Yuewen “è parte della Happy Spring Festival 2019”, una “settimana di cucina cinese e italiana in armonia”. Il Cairo diventa allora un palcoscenico comune che ha ospitato otto mani gourmet: quattro chef professionisti della provincia cinese di Shanxi hanno cucinato in onore della “cultura della pasta”, tema principe che ha ispirato più di “trenta specialità del patrimonio culturale cinese”. Questa prima tappa si è trasformata, sempre secondo H.E. Shi Yuewen in una “festa golosa” e in “un capolavoro di ospitalità egiziana, in vista di un’armoniosa comunione di cultura tra Oriente e Occidente, attraverso la cucina tradizionale di Cina e Italia”.

Questa tavola gastronomica ha unito l’Università di Salerno, l’Associazione UNISAPORI, l’Università del Cairo assieme alle Autorità egiziane, l’Istituto Italiano di Cultura al Cairo e il Centro Culturale Cinese al Cairo. Il progetto gastro-accademico è stato attivamente sostenuto dal Dipartimento di Scienze Umane filosofiche e della Formazione dell’Università di Salerno e dall’executive chef Pietro Parisi, ambasciatore della dieta mediterranea nel mondo e portavoce dell’Associazione Il Cuoco Contadino.Ad aprire le danze della contaminazione è stata la chef vietrese Nausica Ronca, che ha guidato una masterclass di ventiquattro studenti dell’Università de Il Cairo nell’impiego e nella valorizzazione della materia prima egiziana attraverso il goloso feticcio della dieta mediterranea: la pasta. Icona italiana nel mondo, la pasta rappresenta anche un modo di condividere, comunicare e tramandare identità e tradizione del popolo italiano: il passpartout culinario che ha interpretato questa filosofia è il raviolo, un velo di pasta che al suo interno nasconde golosi ripieni e che cambia forma, sapore e aspetto a seconda della nazionalità delle mani che lo preparano, un alimento presente in tutti i paesi attraversati dalla Via della Seta.

Uno scambio di idee e di sapori è avvenuto nella serata Fusion del 29 gennaio, tra lo chef Pietro Parisi e i quattro chef cinesi: mentre il portavoce del Cuoco Contadino – chef appassionato e forte sostenitore ella tradizione e de piccoli produttori – insegnava loro come fare un raviolo, imparava anche da questi ultimi come fare gli Jiaozi, i ravioli cinesi.

Si conclude la prima tappa di un festival meraviglioso, che venera il cibo come unico comune denominatore del mondo e che unisce paesi, lingue e tradizioni diverse in cucina.

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