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Tartineria Romana, creative&chicfood. L’abbiamo gustata, intervistata e subito amata!

By Maggio 18, 2016No Comments

So Wine So Food incontra Niccolò Di Castro: costante ricerca della qualità in una proposta che altrove non c’è

So Wine So Food non vuole restare ingessato nel “sistema” dei grandi Chef e dei grandi ristoranti. Anzi! È sempre alla ricerca di idee originali e innovative. Questa volta vogliamo parlarvi della Tartineria Romana, creative&chicfod, un mix tra enoteca di classe e piccolo ristorante gourmet. Arriviamo all’appuntamento, come sempre un po’ in anticipo (ai giornalisti di So Wine So Food piace arrivare sempre in anticipo, un po’ per godersi l’atmosfera, un po’ per l’impazienza di conoscere nuovi orizzonti). Luci calde. Pochissimi tavoli. Un bancone accogliente. Stile elegante, curato e chic. Il nostro interlocutore è lì, indaffarato al suo pc. Ci vede. Ci accoglie. Stretta di mano rassicurante e via, partono le nostre domande.

L’idea di aprire Tartineria Romana, cretive&chicfood, nasce dal “bisogno di avere un posto a portata di rapporti umani”, esigenza incentrata “sul piacere di spiegare al cliente cosa mangia e cosa beve”, instaurando, così, un rapporto più diretto e, di certo, inusuale. Ricerca costante di qualità della materia prima da offrire all’ospite, cosa che, in un certo senso, accosta la Tartineria Romana alla linea gourmet capitolina. Novità quindi nella proposta ad un prezzo che resta comunque accessibile, certo, per chi di qualità ne capisce. Il nome Tartineria Romana, creative&chicfood, è immediatamente l’altra offerta. Qui non ci sono noccioline o pizzette. No. Niente di quello che si trova in giro. L’idea lampante si accende sulla tartina che, ci spiega Niccolò Di Castro, “è molto rivisitata, fatta a mano e cambia di menù in menù, di settimana in settimana”. Alla base c’è la sua grande esperienza nel mondo della ristorazione, nonché la sua forte passione per il buon vino e il buon cibo e per la vera qualità che si traduce in costante e approfondita ricerca, come ci spiega il titolare: “la mia ricerca nell’offrire qualità non si esaurisce mai, anzi! Per arrivare alla nostra tartare di manzo, ad esempio, ho provato più di ventidue tipi di carne di filetto e ad oggi usiamo il filetto polacco di qualità primum e siamo in pochi a proporla a Roma”.

E, i vini? Ce ne parli Niccolò? “Anche qui c’è la stessa ricerca e la stessa accortezza e, spesso, se ne occupa la nostra sommelier attestata, Sabrina”. Bene, allora passiamo la parola alla Sommelier! Sabrina dicevamo dei vini, qui giriamo il mondo o restiamo in Italia? “Questa domanda me la godo. L’idea è quella di dare una fotografia dell’Italia, perché l’enogastronomia è il petrolio del nostro Paese. Dare uno spazio ampio alla nostra penisola strizzando l’occhio alle bollicine. Questo vogliamo fare. Abbiamo inserito diverse etichette della Franciacorta” subendo anche il fascino dello Champagne. Chi cura la selezione? “Insieme, sebbene i palati sono diversi”, la selezione e la cura delle bottiglie stesse, viene svolta da Niccolò e Sabrina. E se vi state chiedendo qual è il vino più buono in assoluto che si può bere alla Tartineria Romana, sappiate che non c’è nessuna classifica, ogni scelta è stata fatta “con il cuore e con la testa”, pronta ad offrire al cliente eccellenze forse mai provate prima, mai trovate altrove, come ad esempio la Ribolla gialla della storica cantina slovena Erzetic e credeteci, oltre ad essere spettacolare, la si può gustare solo qui. Tra eventi-degustazione immancabili, spirito brioso dell’intero staff, giovani ragazzi affiatati che amano e riescono in ciò che fanno, atmosfera raffinata, La Tartineria Romana è la conferma che in botte piccola c’è buon vino. Anzi no, rettifichiamo, ottimo vino e ottimo cibo.

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Il nostro grazie speciale va a:

Niccolò Di Castro il titolare che ci ha accolto e ci ha illustrato il mondo de la Tartineria Romana;

Martina De Silvestri e Tommaso Berni, soci di Niccolò che, sebbene assenti all’intervista, contribuiscono alla bellezza di questo innovativo format;

Sabrina de Feudis, l’elegante sommelier che ci ha guidato in interessanti degustazioni;

Alessandra Izzo, la piccola Chef (ma è proprio piccola!) che propone sotto la guida della Chef Ginevra Antonini, piatti gustosissimi;

Gianmarco Mazzanti, il simpaticissimo barman

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