Dopo due anni di sospensione forzata, è tornata alla ribalta una manifestazione unica nel suo genere. Grazie a Oreste Primatesta, gli chef stellati del bacino novarese e del Verbano-Cusio-Ossola hanno dato grande prova di talento e professionalità
Cominciamo dai nomi degli chef stellati e dei loro ristoranti: professionisti che hanno reso memorabile una serata d’autunno al Giardinetto di Pettenasco, sul lago d’Orta. Eccoli: Marta Grassi, del Tantris di Novara (una stella), Marco Sacco, del Piccolo lago di Verbania (due stelle), Vincenzo Manicone, del Cannavacciuolo Bistrot di Novara (una stella), Andrea Monesi, della Locanda di Orta a Orta San Giulio (una stella), Giorgio Bartolucci, dell’Atelier di Domodossola (una stella), Antonino Cannavacciuolo (ora finalmente tre meritatissime stelle Michelin), chef patron di Villa Crespi, a Orta San Giulio.
Sei grandi personaggi che, con la loro abilità culinaria, il loro talento e la loro incredibile esperienza hanno trasformato una serata di beneficienza in un momento di alta cultura gastronomica.
A loro si è aggiunta Valentina Maioni, chef di Gu.Sta.Re. di Borgomanero, il tristellato Enrico Bartolini (ora arrivato a quota 12 stelle, grazie ai riconoscimenti della Michelin 2023 che hanno premiato altri chef operativi in strutture “governate” dal grande Enrico) e, come se non bastasse, anche lo chef Enrico Derflingher, famoso per essere stato lo chef della Regina Elisabetta a Buckingham Palace, oltre che per avere guidato la mitica cucina stellata dell’Eden di Roma negli anni Novanta.
Ogni chef ha contribuito egregiamente alla riuscita della serata, sotto la regia di Oreste Primatesta, instancabile e effervescente, affiancato dalla eccellente Marianna Morandi, dal sommelier Matteo Pastrello e dal sottoscritto, a rappresentare la testata su cui stiamo scrivendo questo articolo.
La sequenza dei piatti in menù è stata caratterizzata da un crescendo di aspettative da parte degli oltre 150 ospiti che hanno raccolto l’appello di Oreste, presidente del Comitato organizzatore composto da Roberto Restelli (uno dei più fini e acuti critici gastronomici italiani), Stefano Beltramini, Matteo Pastrello, Marianna Morandi, Piera Giromimi, Andrea Mezzanoglio, Francesca Blench, Alfredo Godi e Jacopo Fontaneto.
Un parterre che, da ormai quindici anni, definisce magistralmente ogni dettaglio di questo format -finalizzato esclusivamente a scopi di beneficenza- per valorizzare le peculiarità dell’offerta di Fine dining in un territorio magico, reso ancor più blasonato dalla presenza sul territorio di un personaggio del calibro di Antonino.
I piatti che hanno composto il ricco menù erano: Terra Madre, di Marco Sacco, una fantastica proposta all’insegna di autentica sostenibilità; la Cappasanta che voleva essere gratinata, di Andrea Monesi; il Risotto pomodoro giallo al forno, scampi di Sicilia, cipolla tostata, di Vincenzo Manicone, il Rombo rosso, barbabietole e salicornia, di Enrico Bartolini, il Cervo d’autunno, cipolla rossa, melograno e patata dolce, di Giorgio Bartolucci e il dessert Lime, lamponi e gin tonic cremoso, di Marta Grassi.
Enrico Derflingher, a fine cena, ha cucinato il suo iconico Risotto della Regina, che ha riscosso grande successo, mentre la pizzeria Piedigrotta di Varese ha dato straordinaria prova di sè preparando all’aperto ottime pizze del proprio ricco repertorio.
Non vanno dimenticati gli allievi dell’Istituto alberghiero di Stresa, che hanno garantito un ottimo servizio, lo staff dell’Hotel Giardinetto, i sommelier di Novara e VCO, diretti da Stefano Beltramini. Al tempo stesso va ricordato il sontuoso, magnifica aperitivo, in cui il selezionatore di formaggi Eros Buratti della Casera di Verbania, ha, come sempre, dimostrato la sua grande passione casearia, offrendo tome inedite accanto a formaggi più noti, come il mitico Bettelmatt.
La brigata di Antonino Cannavacciuolo, poi, ha allestito un buffet di finger food letteralmente indimenticabili, dai sapori partenopei attualizzati in chiave contemporanea.
Qualche nome di aziende che hanno creduto e sostenuto l’iniziativa, offrendo i propri prodotti o sponsorizzando l’evento (un nome per tutti, la pescheria Mare di Lisanza): S.Pellegrino e Acqua Panna, Michel Decotte champagne, Zoppis beverage, la Spinetta, Contratto. E ancora, Riso Buono, il Prosecco Marsuret, Caffè Lollo, Confindustria, la Fondazione Banca Popolare di Novara e Comolli Ferrari.
Ha concluso la serata l’amaro di erbe Grinta, prodotto da Glep, il brand liquoristico nato del talento e dalla volontà imprenditoriale di Ezio Primatesta, figlio di Oreste, alla guida della eccellente ristorazione del Giardinetto di Pettenasco, sede della cena di gala.
Per il prossimo anno, il Comitato sta studiando un evento ancora più esclusivo, che gli organizzatori andranno a definire nei prossimi mesi.