Nell’anno del suo cinquantesimo compleanno, uno dei vini più amati al mondo, riceva la consacrazione della critica internazionale
Il Sassicaia venne commercializzato per la prima volta nel 1968 incontrando molte resistenze dai suoi consumatori, che lo definivano rustico, duro, dal carattere introverso. C’è da dire che in quegli anni il consumo del vino era immediato e non si dava spazio al tempo che poi la storia ci ha insegnato servire ad ammorbidire il Re.
La passione per i vini dei Marchesi Incisa della Rocchetta nasce il secolo prima con Leopoldo Incisa della Rocchetta. Quasi un secolo dopo, il pronipote Mario, giovane studente di agraria, riprende quei cataloghi e li studia; pratica sperimentazioni nei terreni di famiglia (alla Rocchetta) in Piemonte. Più avanti, dopo il matrimonio con Clarice della Gherardesca entra in possesso della tenuta di San Guido e qui nota che i terreni sassosi della zona appunto detta Sassicaia sono molto somiglianti, da un punto di vista morfologico, a quelli delle Graves di Bordeaux che ben conosceva perché amico del Barone Rothschild, proprietario delle migliori terre nel Medoc.
La sfida fu quella di creare un vino dal taglio bordolese in zona italiana, questione assai complicata all’epoca, dove tutti lo davano per un visionario che non avrebbe ricavato nulla. La svolta per il Sassicaia arriva nel 1978 quando Hugh Johnson guru dell’epoca del vino inserisce a sorpresa il Sassicaia in una degustazione alla cieca organizzata dalla rivista specializzata Decanter dove partecipavano i 33 migliori Cabernet del mondo, e lì ottiene la vittoria. Il conseguente stupore e clamore hanno consacrato questo vino al mito.
Ma torniamo ai giorni nostri, quando la rivista Wine Spectator consacra definitivamente il Sassicaia 2015 come il miglior vino al mondo sbaragliando tutta la concorrenza. L’altro risultato storico per la Tenuta San Guido fu nel 1991 riuscendo ad arrivare con l’annata 1988 “solamente” al quinto posto. Un altro, l’ennesimo record per il Sassicaia, il grande (e carissimo) rosso di Bolgheri. La “Tenuta San Guido 2016” è stata valutata 100/100, il massimo punteggio, da Robert Parker, il critico americano di “Wine Advocate”. Era dal 1985 che Parker non assegnava al vino della famiglia Incisa della Rocchetta il super voto.