Ribollita, oggi si fa sul serio con la tradizione toscana che ci consiglia il piatto vegano del 18° giorno di veganuary
Giorno 18 della sfida #veganuary. Siamo ancora vivi e stiamo bene. Anche oggi sbirciamo la tradizione italiana. Ancora una volta tocca alla Toscana con la sua ribollita. Un piatto povero, sostanzioso e di grande conforto per quest’inverno che forse sembra esploso.
Ribollita, un po’ di storia
Questo è un piatto che pare avesse origine nel Medioevo. Un piatto che Artusi inserisce nella sua opera e di cui ne racconta in questo modo:
Questa zuppa che, per modestia, si fa dare l’epiteto di contadina, sono persuaso che sarà gradita da tutti, anche dai signori, se fatta con la dovuta attenzione
La caratteristica del piatto consiste proprio nel suo nome, ovvero ri-bollita, farla cioè ribollire più volte.
Durante i banchetti, ai ricchi signori la carne veniva servita direttamente sul pane. Spesso capitava che questo pane non venisse consumato e andava così nella “dispensa” dei servitori. La loro astuta intelligenza mista al bisogno di mangiare, faceva sì che quel pane avanzato venisse ribollito insieme ad altri ingredienti semplici come verdure e/o legumi. In questo caso, la ribollita venne preparata insieme al cavolo nero, alla bietola, alla verza e ai fagioli. Vediamo come si fa ancora oggi!
Cosa ci serve
4 fette di pane toscano (non salato), una scatola di fagioli cannellini, 1 bietola, 1 cavolo nero, 1/2 cavolo verza, 3 carote, 3 patate, sedano, 1 cipolla, olio extravergine d’oliva, timo, sale e pepe q.b.
Come si fa
Lavare e tagliare le verdure. Soffriggere la cipolla con l’olio. Aggiungere le patate e le carote a tocchetti e far cuocere una decina di minuti. Unire il cavolo verza e il cavolo nero tagliati a strisce e coprire con acqua. Aggiungere il timo e lasciar cuocere per almeno un’ora. Passare i fagioli nel passaverdure e uniamoli alla zuppa. Lasciamo cuocere per altri 20 o 30 minuti. Salare e pepare a proprio gusto. Lasciamo riposare qualche minuto. In un coccio di terracotta, adagiamo le fette di pane e aggiungiamo qualche mestolo di zuppa e proseguire con un altro strato. Servire la ribollita calda!