Con Alessandro Mecali alla scoperta dei prodotti del lago: di nicchia o poco conosciuti?
Poco richiesta e forse un po’ sottovalutata, la cucina di lago ha invece una schiera di estimatori. Abbiamo parlato con Alessandro Mecali patron e chef del ristorante “La terrazza sul lago” ad Anguillara Sabazia sul lago di Bracciano. Insieme, abbiamo capito “il” o uno dei motivi per cui questo tipo di cucina non viene apprezzata appieno.
Alessandro, come e perché ha deciso di dedicarsi alla cucina di lago?
“Nasco come geologo ma ho iniziato nel settore della ristorazione molto tempo fa. Dapprima, e per tantissimi anni, ho lavorato in sala; poi, piano piano, è cresciuto sempre più il desiderio di fare anche altro. La titolare del ristorante dove lavoravo faceva anche scuola di cucina, ed io, appassionato da sempre, rubavo con gli occhi. Sono rimasto con lei fino all’ultimo giorno di apertura del locale e dopo due anni, nel 2007 ho deciso che potevo fare il passo e ne ho aperto uno mio”.
L’approccio alla cucina di lago quando nasce?
“Ho sempre apprezzato la cucina semplice e il rapporto con i produttori di materie prime del luogo. Mi piace offrire prodotti freschi e a km 0: infatti, collaboro con pescatori e agricoltori della zona. Anche i piatti ho deciso di comprarli da un’azienda qui vicino. Materie prime come il luccio, il persico e il coregone sono indispensabili nella mia cucina”.
Quali sono i suoi piatti di punta ?
“Le fettuccine al sapore di lago con il pesce persico, e poi c’è una mia invenzione: la treccia di lago. Intreccio, fatti al forno, il luccio, il persico e il coregone insieme. Non uso pesci da fondale perché mangiano di tutto e sanno troppo di terra”.
Perché, secondo te, questi prodotti sono meno conosciuti del pesce di mare?
“Andrebbero presi sul luogo di origine e non allevati o provenienti da lontano, quindi chi fa questa scelta offre un prodotto che spesso ha sapori standardizzati che poi vanno ad essere implementati con troppi ingredienti o salse insieme. In questo modo il cliente non riesce a sentirne il vero sapore e pensa che il prodotto di lago sia quello, e lascia perdere. Poi ci sono i costi: rispetto a quello di mare, il pesce di lago si trova in minore quantità e sul costo ha la sua rilevanza. Se scegli di offrire qualità e cerchi di non alzare troppo i prezzi devi abbassare i margini. Non tutti i ristoratori sono disposti a farlo”.
Prossime tappe?
“Fare una cucina sempre più legata al lago e al benessere. Sono anche un maratoneta, quindi desidero che i miei clienti si alzino da tavola soddisfatti e non appesantiti”.