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Poggio Le Volpi, cantina pluripremiata, apre le sue porte a So Wine So Food

By Ottobre 13, 2015No Comments

Con il suo IGT Lazio Fruttato e il suo Epos, Poggio Le Volpi ha cominciato a farsi conoscere da un pubblico di nicchia che potrà presto apprezzare anche il suo premiato Bacca Rossa.

Poggio Le Volpi è un’azienda giovane, nasce nei prima anni ’90 ma è già affermata sul territorio laziale e non solo.

Alla base c’è la storia di una famiglia – quella dei Mergè – che con tanta passione, cura e intuito ha dato vita a questa rinomata cantina. Il loro profondo amore per i vigneti vive nei momenti del raccolto manuale delle uve: 70 ettari di vitigno! Una cura meticolosa, a partire dalla lavorazione della terra sino alla scelta del vetro per la bottiglia piuttosto che quella per la capsula o l’etichetta.

L’intuito di Felice Mergè, attuale proprietario ed enologo dell’azienda di grande esperienza, gli permette di sperimentare nuove tecniche, come ad esempio quella per le diverse temperature di vinificazione.

Tutti i vini di Poggio Le Volpi vengono raffinati in bottiglia per circa 4-6 mesi prima di passare al commercio. “La vocazione, che è alla base dell’azienda, è quella di indirizzarsi verso un mercato di nicchia – come ci spiega la Dott.ssa Rossella Macchia, responsabile commerciale – principalmente enoteche e ristoranti dove l’attenzione al buon vino è cultura”. Il tutto viene mediato dal maître sommelier ma anche dalla clientela stessa.

“Qui è sempre vendemmia. Inizia tutto dalla terra e finisce con un punto d’accoglienza nella cantina stessa”

– Rossella Macchia –

L’ambizione dunque non è solo quella di fare vino, ma di rispondere in maniera sempre più adeguata e pertinente ad un nuovo mercato più istruito in materia.

Così a Poggio Le Volpi tutto inizia dalla terra per finire in un punto d’accoglienza all’interno della cantina, inaugurato lo scorso dicembre, dove ci si può recare per acquistare i prodotti piuttosto che partecipare ad eventi e degustazioni con banchi di scuola o di assaggio. E, tra i vini che quest’anno hanno ricevuto il riconoscimento dei Tre Bicchieri del Gambero Rosso, una sorpresa: a rappresentare Poggio Le Volpi non è stato un bianco bensì il Bacca Rossa, un vino dal rosso intenso proveniente della terra di Cori, poco lontana da quella del Poggio e che richiede dai 12 ai 15 mesi di raffinamento in barrique.

Oltre al Bacca Rossa però non si può far a meno di menzionare Donna Luce, il bianco IGT aromatico e fruttato, così come l’Epos, apprezzato per la sua mineralità e ipersalinità. Tra questi nomi importanti spicca anche il più moderno People, un vino bianco pensato per un pubblico meno esigente, più giovane ed internazionale.

Poggio Le Volpi è un luogo dove si fonde l’innovazione, la sperimentazione ed il rispetto per il territori. Ed è così che, per evitare di stressare la pianta, la raccolta dell’uva e tutti i trattamenti della vite vengono fatti a mano. A ripagare della passione e della dedizione impiegata arrivano i tanti riconscimenti ed un seguito che comincia a farsi sempre più strada anche nel nord Italia come in Piemonte e in Lombardia dove c’è più scetticismo verso la produzione laziale che ha invece ancora tanto da dare, come Poggio Le Volpi sta dimostrando da più di qualche anno a questa parte.

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