Ecco le regole per trovare il perfetto abbinamento (e fare bella figura con gli amici)
Ci sono semplici regole da seguire per non sbagliare mai l’abbinamento con il lievitato per eccellenza da condividere con gli amici: la pizza.
Bisogna innanzitutto distinguere tra pizze bianche e con il pomodoro, che presenta una forte componente acida e fresca. Proprio per questo motivo bisogna scegliere vini che non presentino un’acidità troppo marcata, senza esagerare con una scelta troppo “tannica”.
Bisogna inoltre valutare il tipo di impasto: bianco, integrale, una classica pizza napoletana o una crunchy, richiedono una struttura di vino diversa, più importante per sapori di grano più decisi, più leggera su una pizza sottile o dall’impasto neutro. La pizza bianca, condita con latticini e formaggi grassi, si presta maggiormente a un abbinamento con vini bianchi e spumanti perché la componente acida del vino si armonizza e bilancia la grassezza degli ingredienti.
Molto interessante, secondo me è abbinare le pizze condite con i vini del territorio: ad esempio una pizza con lo speck è perfetta con vini altoatesini, oppure quella con le alici di Cetara richiama un abbinamento con vini campani.

Ecco cinque abbinamenti perfetti pensati per le classiche pizze :
- Pizza Margherita e Rosa di Primitivo di Manduria
Idea Rosa di Primitivo 2019 di Varvaglione1921, è un Primitivo in purezza premiato con i Tre Bicchieri Gambero Rosso. Presenta un bel colore rosa cerasuolo che anticipa delicati profumi di frutti di bosco arricchiti da una intrigante nota balsamica. il sorso è fresco, sapido e con un finale lungo su note che ricordano le mandorle. Perfetto in abbinamento a una pizza margherita dato che si tratta di un vino non troppo strutturato e da un’acidità non troppo spiccata.
- Pizza Marinara e Collio Sauvignon
Ideale un vino fresco e delicato, ma con una buona struttura come il Collio Sauvignon di Gradis’ciutta. Ottenuto unicamente da uve Sauvignon, vitigno francese coltivato nella regione del Sauterne, nel Bordolese, introdotto nel Goriziano a metà ‘800, usato molto come vino da aperitivo, si abbina ai profumi di aglio e origano che caratterizzano questa pizza “leggera” nei condimenti.
- Pizza diavola e Valpolicella Ripasso
In questo caso ottimo sarebbe un abbinamento in contrapposizione con un vino strutturato e “morbido” che va a bilanciare il sentore piccante della salsiccia. Come il Valpolicella Ripasso Monteré Ca’ de’ Rocchi di Tinazzi: un blend 80% Corvina, 10% Corvinone, 10% Rondinella che affina in botti di rovere francese e americano da 5-20 hl per un periodo di 12/18 mesi con un tannino bilanciato e morbido, perfetto per la diavola.
- Pizza Capricciosa e Gavi Docg
Questa pizza classica presenta un’insidiosità: la presenza del carciofo, considerato da tutti i sommelier non facilmente abbinabile a un vino. Ma Mine Gavi Docg 2018 è un vino trasversale, dalla bella freschezza, profumi agrumati e palato e presenta una bella freschezza e sapidità. La particolarità è che nasce dall’unione di undici terre composte dall’alternanza di suoli marnosi, calcarei e argillosi, segnati dai microclimi diversi da cui esce un Cortese 100% che racchiude in sé l’essenza stessa del Gavi.
5. Pizza quattro formaggi e Schiava dell’Alto Adige
Per una pizza così strutturata è necessario un vino importante ma che pulisca alla bocca i toni molto grassi della pizza. Un abbinamento insolito, con un il Bischofsleiten 2018 di Castel Sallegg, che ha vinto il premio come migliore Schiava alla Vernatsch Cup 2019. Al palato è piacevole e delicato, possiede una discreta acidità, tannini leggeri e note di lampone nel finale che equilibrano il gusto della pizza quattro formaggi.
