Dopo la sede a piazza Bologna e quella nel quartiere Flaminio, la gelateria ha fatto il tris
Era il 2013 quando Pico Gelato ha aperto il suo primo negozio in Largo XXI Aprile in zona piazza Bologna. Il grande successo della gelateria ha spinto la proprietà ad aprire un terzo punto vendita, in Via Rudolfino Venuti 77. Qui ha preso vita anche Pico Lab, il laboratorio dove vengono preparati gelati da banco o su stecco, da asporto e torte.
Fondamentale per il successo di Pico Gelato è stata la presenza dello chef argentino Gustavo Fabian Sosa che ha accostato al suo desiderio di scoprire il territorio italiano i gusti e gli ingredienti tipici della sua patria. La filosofia che Sosa pone alla base dei propri gelati è quella di usare esclusivamente addensanti naturali, materie prime fresche e di stagione, lavorate al momento, rifiutando l’uso di basi già pronte. Grande attenzione nei confronti di celiaci e vegani.
L’estro dello Chef è visibile nella grande varietà dei gusti proposti. Non può mancare, quindi, il richiamo alla sua terra natale: il dulce de leche. Questo viene preparato facendo cuocere latte e zucchero fino a diventare crema, dando vita a un gusto dolce, invitante e cremoso. Non mancano i classici come il pistacchio di Bronte (certificato DOP), la stracciatella (con cioccolato fondente Ecuador) e la mandorla (nel quale viene usata la varietà mandorla gemella di Avola).
Le creazioni di Pico Gelato, oltre alla nuova nata e alle sedi nel quartiere Flaminio e in piazza Bologna, possono essere gustate anche all’interno della sala da tè Colbert, in Villa Medici, e all’ultimo piano della Rinascente in via del Tritone, permettendo al cliente di gustare il gelato di Pico davanti agli scenari suggestivi di Roma. Grande successo per il suo gelato: “ci saranno nuove aperture, che dovrebbero avvenire nei quartieri Parioli e Prati. Lo scopo è quello di diventare una realtà e un punto di riferimento presso Roma nord”.