Domenica 10 febbraio, il bistrot capitolino ospitato nello storico quartiere di San Giovanni, ha presentato in anteprima la nuova proposta di cocktails dell’anno, ideata dal barman Angelo Bonanni
Piccadilly, piccolo bistrot dalle radici italiane ma con un’allure decisamente moderno, ha presentato la sua nuova drink list del 2019. Nel cuore del quartiere romano di San Giovanni, questo bistrot è diventato un punto di riferimento per i romani che amano assaggiare piatti della tradizione rivisitati con un tocco d’innovazione. Meta di giovani e non, qui oltre a mangiare, ovviamente si beve! C’è un’ottima e vasta scelta di vini e di certo non può mancare la cocktail list. A proposito di cocktail, domenica scorsa il bistrot ha svelato in anteprima la nuova carta dei drink per il nuovo anno ideata dal barman Angelo Bonanni insieme alla bar lady Giordana Verini. Insieme hanno preparato quattro cocktail, alcuni dei quali sono delle “rivsitazioni” di grandi classici della mixologia. Il quid in più? Tutti i drink sono stati proposti in abbinamento a 4 piatti, in perfetto stile food pairing. Ma quali sono?
Il primo ad essere presentato è stato il Daiquiri Sajous. Un drink a base di rhum haitiano, lime e sciroppo di zucchero. E’ stato abbinato ad una polpetta di bollito. La caratteristica? Sicuramente il rhum haitiano! Dona al drink una nota di dolce e floreale. Dolcezza perfettamente equilibrata grazie anche alla presenza del lime. La decisione di abbinarlo alla polpetta di bollito è proprio legata al fatto che il Daiquiri Sajous con rhum e lime va a sgrassare la bocca e pulire il palato. Un perfetto food pairinig con la polpetta fritta!
Il secondo drink presentato è il Camparotto. Questo drink gioca molto sulla combo amaro-dolce: ha una gusto abbastanza secco ed è stato appositamente abbinato al risotto creato dallo chef Mirko Campoli. Dal nome, e dagli ingredienti, si percepisce subito che il Camparotto è ispirato all’arte Campari. L’effetto al palato? Al primo impatto si sente la nota dolce, sul finire arriva quella amara. E’ un vero e proprio drink all’italiana: Campari, Aperol e Chinotto!
La presentazione è proseguita con il Bloody Bloody. E’ una rivisitazione del Bloody Mary in versione decisamente Japan. Il motivo? Al posto della salsa winchester c’è la salsa di soia, poi invece del limone c’è il lime ergo meno acidità, e infine al tabasco è stato usato il wasabi. La scelta del lime che è meno acido, non è casuale. Questo perché nel Bloody Bloody è stato pestato il pomodoro fresco tipo Piccadilly che di per se è già abbastanza acido. Ad accompagnare il drink, ricciola con salsa di soia, puntarelle e tartufo nero.
Infine il Lady Violet: già dal nome s’intuisce che si tratta di un drink “raffinato”, infatti è un cocktail champagne. Semplice ed elegante è stato realizzato con liquore di violetta, una zolletta di zucchero e champagne secco. Perfetto in abbinamento al dolce “Ricordo di una zuppa inglese” di chef Campoli.
Insomma 4 drink molto diversi fra loro, tutti peculiari per la scelta degli ingredienti. E, proprio per questo motivo, tutti da provare!