Una delle prime food blogger italiane si racconta alle nostre colonne: gli inizi, il rapporto tra cucina e web e il suo sodalizio con Filippo La Mantia
Chiara Maci può vantarsi di essere stata una delle prime food blogger italiane. Con il suo spazio web, “Chiara in Pentola”, ha creato un vero e proprio impero della cucina digitale. E’ bastato parlare ai suoi milioni di followers con il cuore aperto. E le mani in pasta, ovviamente.
Legata da tempo con il cuoco Filippo La Mantia, la Maci ha deciso di scrivere, proprio con lui, un libro a quattro mani dove viene raccontato tutto il loro amore per l’enogastronomia. Aneddoti di coppia, un’analisi della società odierna e un confronto con quella del futuro. I commensali dei prossimi anni. Vincerà il digitale? Lo abbiamo chiesto direttamente a Chiara.
Chiara, quando ha capito che la
cucina era la sua passione?
“A casa con la mia famiglia era scontato parlare di cibo, mangiare, stare a tavola ore intere. Crescendo e andando a vivere da sola ho capito, però, perfettamente la necessità di dover cucinare. Quando, poi, ho deciso di mollare la mia laurea in Giurisprudenza, ho fatto un pensiero ben preciso: volevo qualcosa di più dalla cucina. La passione non era abbastanza”.
Fra le tante ricette che propone sul suo blog, qual è quella del cuore?
“Forse la parmigiana di mia madre: non l’ho voluta mangiare per anni e poi un giorno me ne sono innamorata perdutamente”.
Qual è stata la scintilla che le ha fatto venir voglia di scrivere il libro a quattro mani con il suo compagno, nonché chef, Filippo La Mantia?
“Avevamo voglia di raccontare il nostro rapporto litigioso ma divertente, in cucina e non solo. Abbiamo gusti diversi e lavorando nello stesso settore ci scontriamo spesso. Ma questo, paradossalmente, ci dà anche molto equilibrio”.
Come si diventa un food blogger di successo?
“Oggi non saprei. Io ho iniziato in tempi completamente diversi. Era tutto molto più spontaneo: tutto quello che arrivava era una novità e una gioia. Oggi sembra che il mondo dei social e del web sia già tutto scritto, resta il fatto che per emergere bisogna avere qualcosa da dire”.
Cucina e mondo digitale: un’accoppiata vincente che avrà vita lunga?
“Sì. Il digitale permette velocità, facilità di fruizione e comodità. Impossibile farne a meno”.
Ad oggi il mondo dei food blogger è davvero saturo: qual è il futuro di questa professione?
“Sono tanti, è vero. Ma molti sono lì per pura passione. Ci sono persone che conosco che scrivono da anni quando ne hanno possibilità senza alcuna voglia di trasformarlo in un lavoro. Poi c’è chi partendo da un blog è diventato fotografo, chi autore, chi influencer. Sicuramente rimarranno i più bravi a comunicarsi”.