Drink e pasticceria: questa l’attuale sfida della mixology.
Note dolci e alcoliche mischiate per creare un connubio di sapori e profumi ben bilanciati
Il mondo del food&beverage è in costante e continua evoluzione, questo perché la clientela diventa ogni giorno più esigente e alla ricerca di nuovi stimoli. Si sa: la novità attrae ed è per questo che la mixology ha deciso di approcciarsi alla pasticceria. E’ nato così il “Pastry Cocktail Pairing”: una selezione di drink e dolci. Questa nuova (e golosa) tendenza permette di raggiungere diversi target di pubblico oltre che, per i locali, di ampliare l’offerta.
Gli States sono stati i pionieri del food pairing ma ora anche l’Italia si sta interfacciando con questa nuova tendenza e la scelta sembra di successo: da Nord a Sud sono tantissimi i locali che hanno preso la via del “Pastry Cocktail Pairing”. “Sono due le strade percorribili: la prima è l’abbinamento nel segno del bilanciamento, ideale per la pasticceria classica. La seconda è il gioco di contrasto, una scelta che suggerisco soprattutto con dolci creativi, per esempio a base di caramello salato”.
A sostenerlo è Luca Picchi, barman del Caffè Revoir 1872 a Firenze, che continua: “La parola chiave è semplicità: dolce e cocktail devono avere un sapore chiaro, essere uniti da un filo conduttore e non contenere più di quattro ingredienti ciascuno”. Lui propone da diverso tempo un twist del Chocolate Martini: base di brandy e pasticceria mignon.
La formula drink e dolci può essere vincente ma non è mai scontata: è fondamentale creare le giuste combinazioni per ottenere un buon prodotto. Alla base c’è un vero e proprio studio delle materie prime, dei sapori e dei profumi. Inoltre è necessario spronare la clientela a provare questo connubio ed è fondamentale informarla ed “educarla”.
Che si tratti di un after dinner, della “merenda” o del classico fine pasto, questo connubio dolce e cocktail cade a pennello… pardon, a cucchiaio!