Pasta e patate per il quarto giorno di sfida Veganuary!
Continuiamo la sfida #veganuary proponendovi un’altra ricetta tutta vegana. Questa volta abbiamo sbirciato nella tradizione italiana. A parte lo stupore di riscoprire tante ricette vegane, consigliamo qui quella della pasta e patate.
Pasta e patate, tra storia e curiosità
La storia di questo piatto è relativamente moderna. La patata arriva in Europa solo dopo la scoperta dell’America. Il passaggio che la vede protagonista di un piatto della tradizione napoletana è quantomeno legato alla leggenda e alla storia.
La patata si diffonde nel Regno di Napoli del 1600, ma era, insieme ad altri prodotti, guardata con disprezzo e ritenuta velenosa. Nel 1799, la Rivoluzione napoletana portò insieme ai risultati politici una grande carestia. Ad affrontarla fu la Casa Reale dei Borbone: vennero acquistate enormi quantità di patate e con queste si affrontò la fame del popolo.
Compresone il valore, furono sempre i Borbone a creare una scuola di agraria nel Palazzo Reale di Portici (che oggi ospita la facoltà di agraria).
La prima c0difica della ricetta della pasta e patate è attribuita a Vincenzo Corrado, il cuoco galante che tra 700 e 800 prestò servizio alle corti dei nobili di Napoli. Nel 1773 nella sua opera Il Cuoco Galante, mette per iscritto la prima ricetta di pasta e patate con la provola.
Dopo questa volata di curiosità, ecco la ricetta del piatto nella variante vegana, quindi senza provola.
Ricetta
Cosa ci serve:
5 patate, 3 pomodorini, sedano, cipolla, olio evo, sale e pepe, qualche foglia di basilico, pasta mista (è d’obbligo!), 1 litro e mezzo di brodo vegetale.
Come si fa:
Laviamo bene le patate, peliamole e tagliamole a tocchetti non troppo piccole. In una pentola, soffriggiamo la cipolla e il sedano con l’olio. Aggiungiamo i pomodorini. Mettiamo anche il brodo e le patate e lasciamole cuocere a fuoco lento. Quando le patate saranno cotte, aggiungere la pasta e farla cuocere aggiungendo il resto del brodo. A cottura terminata, aggiungiamo le foglie di basilico. Lasciamo riposare per qualche minuto in pentola e serviamo.