In uno dei quartieri più prestigiosi di Roma sorge il locale che fa del food pairing il suo punto di forza. Cucina di ispirazione orientale abbinata a cocktail, una ricetta che sta avendo sempre più successo
La cucina fusion è un concetto che fino a poco tempo fa era estraneo alla maggior parte degli italiani. Il Bel Paese che da poco stava sperimentando, e accettando a fatica, le varie cucine etniche che non fossero quella cinese, non era ancora pronto a provare la fusione di queste ultime. Ed invece sull’onda dell’internazionalizzazione galoppante il concept è sbarcato anche da noi, e sembra aver molto successo. In particolar modo il food pairing cioè l’abbinamento del cibo fusion con il cocktail, che molti locali stanno proponendo.
Palmerie è uno di questi. Si trova ai Parioli, prestigioso quartiere di Roma, ed il suo nome non è casuale. L’origine di quest’ultimo è esotico, marocchino per la precisione. Se si cerca su Google si leggerà di una splendida località a Marrakech dove si coltivano moltissime varietà di palme. L’ambiente e l’arredamento riportano a luoghi esotici, lontani, avventurosi. Infatti la cucina che viene proposta è un incontro tra oriente ed occidente, partendo dal pranzo dove si possono trovare le tipiche poke bowl oltre che pad thai e fried rice.
Dall’aperitivo si possono gustare le izakaya ossia tapas giapponesi e dalla cena gyoza, ramen e ravioli mediterranei. La selezione dei piatti è stata studiata basandosi sulle pietanze che i proprietari hanno provato durante i loro viaggi in giro per il mondo, anche se molti portate sono rivisitate usando prodotti di qualità mediterranea.
Ma la domanda che sorge spontanea è: come è possibile un menù di ispirazione orientale si sposi così bene con il cocktail tanto da riscuotere successo non solo a Roma, ma in tutta Italia?
La risposta è semplice: “Il food pairing con il cibo orientale è molto interessante per creare contrasti e percorsi di degustazione – ci spiegano i ragazzi di Palmerie – soprattutto perché questo tipo di cucina può essere servita in molteplici maniere, sia cruda che cotta sia in versione finger food o main course, rendendo più facile e interessante l’abbinamento tra food e drink”.