Dieci Orange Wine da provare. Sulla via della buccia, per capire se questo segmento è davvero destinato a crescere
Orange Wine. Il color arancione da qualche anno ha iniziato a far parlare molto di sé. Di tradizione millenaria in culture come quella georgiana, gli orange wine sono sempre più diffusi anche nel panorama nostrano (e non solo in Friuli-Venezia Giulia, dove inizialmente sono stati adottati).
Apprezzati per la loro versatilità gastronomica e per la rievocazione di tradizioni antiche, il loro nome richiama il color arancio, dalle sfumature più o meno accentuate. Una tonalità particolare che si deve al processo di vinificazione, dove le uve a bacca bianca sono sostanzialmente vinificate in rosso.
Il mosto infatti viene lasciato a contatto con le bucce per tempi molto lunghi, si può parlare di giorni o perfino di mesi, così da andare a estrarre una maggior quantità di polifenoli e quindi ottenere più colore, struttura e ampliare il proprio corredo aromatico.
Sebbene il termine sia entrato ormai a pieno a titolo a far parte del lessico comune, sarebbe in realtà più corretto parlare di vini macerati e non di orange wine. Ciò che più interessa infatti è questa particolare tecnica produttiva, la lunga macerazione, che a seconda di tempi e tipologia del vitigno può dar luogo a vini che arancioni non sono.
Un altro mito da sfatare è quello che questi vini siano per forza green e vinificati in anfora. Sebbene molti tra i più noti produttori adottino un regime biologico, biodinamico o naturale, anche un vino “convenzionale” può essere vinificato con questo procedimento.
Allo stesso modo sono molti i produttori che non utilizzano le anfore per dare vita ai loro vini macerati. Queste tradizionalmente appartengono all’antica tradizione georgiana, che si serve dei qvevri per far riposare il mosto a contatto con le bucce.
Adottati e importati in Italia da Josko Gravner, mitologico produttore di Oslavia che per primo si è rifatto a questa antica tecnica nel panorama nostrano, sono entrati così a far parte dell’immaginario collettivo.
Tuttavia, sebbene l’anfora sia oggi utilizzata da molti perché permette al vino di micro-ossidarsi lentamente, la macerazione può avvenire in tini di qualsiasi genere.
Ma bando alle ciance: ecco la nostra selezione.
Pithos Bianco Anfora 2020
Cos
Zona: Sicilia;
Uvaggio: 100% Grecanico;
Colore: Giallo dorato con riflessi ramati;
Gradazione Alcolica: 11,5%;
Al naso: Albicocca, macchia mediterranea, note iodate, frutta secca;
Al palato: Asciutto, piacevolmente sapido e fresco;
Un piatto in abbinamento: Pane e Panelle.
Colli Piacentini Malvasia DOC “Una” 2015
Torre Fornello
Zona: Colli Piacentini, Emilia-Romagna;
Uvaggio: 100% Malvasia di Candia Aromatica;
Colore: Giallo dorato;
Gradazione Alcolica: 12%;
Al naso: Albicocca, menta, incenso;
Al palato: Un bel contrasto con il naso dolce che si risolve in un vino secco, avvolgente, di bella freschezza;
Un piatto in abbinamento: Pisarei e faśö.
“Fontanasanta” Nosiola 2020
Foradori
Zona: Trentino, Trentino-Alto Adige;
Uvaggio: 100% Nosiola;
Colore: Giallo dorato;
Gradazione Alcolica: 12%;
Al naso: Agrumi e frutta esotica, erbe aromatiche e note iodate;
Al palato: Sapidità, freschezza, un vino di grande eleganza;
Un piatto in abbinamento: Tortel di patate.
Brda 2018
Kristian Keber
Zona: Brda, Slovenia;
Uvaggio: 50% Ribolla Gialla, 40% Friulano, 10% Malvasia Istriana;
Colore: Giallo dorato con riflessi ambrati;
Gradazione Alcolica: 12,5%;
Al naso: Macchia mediterranea, erbe aromatiche, fiori freschi;
Al palato: Bella freschezza e sapidità;
Un piatto in abbinamento: Cevapcici.
Vitovska ‘Kamen’ 2019
Zidarich
Zona: Carso, Friuli-Venezia Giulia;
Uvaggio: 100% Vitovska;
Colore: Giallo dorato con riflessi ambrati;
Gradazione Alcolica: 13%;
Al naso: Pesca bianca, zenzero, ginestra, note minerali, caramello;
Al palato: Sapido e di grande freschezza;
Un piatto in abbinamento: Toc’ in braide.
Ograde 2019
Skerk
Zona: Carso, Friuli-Venezia Giulia;
Uvaggio: 25% Vitovska, 25% Malvasia, 25% Sauvignon, 25% Pinot Grigio;
Colore: Giallo ambrato con riflessi aranciati;
Gradazione Alcolica: 13,5%;
Al naso: Frutta tropicale, rosmarino, miele di castagno;
Al palato: Un bel bilanciamento tra morbidezze e grande freschezza;
Un piatto in abbinamento: Scampi alla busara.
‘Lunar’ 8, 2016
Movia
Zona: Brda, Slovenia;
Uvaggio: 100% Ribolla Gialla;
Colore: Giallo dorato con riflessi ramati;
Gradazione Alcolica: 13,6%;
Al naso: Mela cotogna, scorza d’arancia candita, pepe bianco, fieno;
Al palato: Morbido e strutturato, con tannini ben presenti e mineralità e freschezza a bilanciare;
Un piatto in abbinamento: Jota.
“Saladero” 2018-2019 Walter De Battè
Prima Terra
Zona: Cinque Terre, Liguria;
Uvaggio: 60% Vermentino, 25% Bosco, 15% Albarola;
Colore: Giallo dorato con riflessi ambrati;
Gradazione Alcolica: 14%;
Al naso: Pesca, macchia mediterranea, note iodate, agrumi;
Al palato: Grande sapidità, persistenza e avvolgenza;
Un piatto in abbinamento: Torta pasqualina.
Ribolla Gialla Anfora 2013
Gravner
Zona: Oslavia (Collio), Friuli-Venezia Giulia;
Uvaggio: 100% Ribolla Gialla;
Colore: Giallo aranciato;
Gradazione Alcolica: 14%;
Al naso: Albicocca, cera d’api, agrumi canditi, erbe aromatiche, tè nero;
Al palato: Un vino profondo e di persistenza infinita, in equilibrio perfetto tra sapidità, acidità e morbidezza;
Un piatto in abbinamento: Boreto alla graisana.
Nekaj 2017
Damijan Podversic
Zona: Collio, Friuli-Venezia Giulia
Uvaggio 100% Friulano;
Colore: Giallo dorato con riflessi aranciati;
Gradazione Alcolica: 14,5%;
Al naso: Scorza d’arancia, mela cotogna, erbe aromatiche;
Al palato: Ricco, intenso, con una bella sapidità;
Un piatto in abbinamento: Stoccafisso alla cappuccina.