Gin tonic Day, un motivo come tanti per sorseggiare il drink più amato e preparato
Gin. Il Gin tonic è tra i cocktail quello che più si presta a essere modellato secondo le fantasie dei bar tender italiani e non.
Fresco e dissetante, è il cocktail che preferiamo preparare a casa. Magari perché gli ingredienti principali sono pochi e perché si trovano facilmente? Sì, ma il segreto per bere un buon Gin tonic, ovviamente sta tutto. nel gin!
A proposito di gin, ma qual è la posizione italiana rispetto all’amato gin?
Ne abbiamo parlato con Egenio Belli, il fondatore Eugin.
“Innanzitutto, è urgente il peso che soprattutto le piccole realtà stanno già riscontrando in seguito all’aumento dei prezzi delle materie prime; da aggiungere anche la difficoltà di reperire il grano, dall’Ucraina, conseguenza della guerra.
Gin: movimento culturale
Eugenio Belli ci racconta di come il gin si stia imponendo in un movimento culturale che abbraccia diverse realtà. “Da un punto di vista culturale -ci racconta- stiamo assistendo finalmente alla nascita di distillerie, alcune delle quali, le ho tenute io a battesimo, come si suol dire: diversi proprietari hanno frequentato il corso su distilleria.it di cui sono docente. Sono contento, non perché ci siano più concorrenti sul mercato, è chiaro, ma perché io credo che il destino necessario per il settore della distillazione artigianale in generale e di gin in particolare debba passare attraverso un’associazione di categoria sia per dare in prospettiva una forza istituzionale sia per creare un settore che non esiste.
Gin. Problema di comunicazione?
Eugenio ci spiega che il punto da considerare è che ancora “oggi avere una distillerie e non solo un marchio di gin è non percepito dal consumatore. La nascita di un associazione e/o consorzio potrebbe avere risvolti in questo senso: l’artigianato, nel nostro discorso il gin, nella distribuzione fa fatica a muoversi. In realtà è anche un problema di comunicazione: l’artigianato vive di racconti e, pertanto, ha bisogno di una efficace comunicazione”.
Più distillerie, meno marchi
La svolta, sostiene Eugenio Belli, potrebbe essere quella di creare più distillerie e non solo più marchi di gin affidando la comunicazione del prodotto a esperti del settore. Raccontare il gin non è solo berlo in compagnia, ma rientra in un discorso che deve essere fatto quanto più vicino al consumatore e amatore.
E oggi come si preferisce il gin?
“Il gusto -spiega Eugenio- si sta avvicinando a delle nuance dolci. Da un lato ci sono i puristi, ma i consumatori oggi preferiscono una bevuta morbida e dolce. In quanto a me e al mio Eugin, preferisco continuare (e continuerò a farli) come piacciono a me, non dolce”.
Buon Gin tonic day con Eugin!