A Messina, il ristorante di Giuseppe Geraci e Alessandra Quattrocchi omaggia il grande pittore e sorprende sul finale
Cosa accomuna Giuseppe Geraci con Amedeo Modigliani? In Sicilia, oltre all’insegna del ristorante messinese che si chiama appunto Modì, dal soprannome del grande pittore, l’inno è all’arte nelle sue diverse forme: futurismo su tela per Modigliani, impressionismo nei piatti per Giuseppe. Per lui la cucina è come la pittura: una forma di espressione libera e senza confini. Con la stessa creatività di un artista, ha sperimentato abbinamenti insoliti, gelato e pesce.
Lei è giovanissimo: com’è nata questa passione?
“A 13 anni volevo essere indipendente e mi sono avvicinato alla ristorazione. Poi, nel 2011 nasce il ristorante Modì a Torregrotta provincia di Messina con Alessandra Quattrocchi, compagna di vita e di lavoro, in sala e in cantina. Tutti giorni con grande felicità e umiltà cerchiamo di regalare emozioni ai nostri clienti”.
Gamberone brr!! piatto particolare ma molto intrigante, può spiegarci come nasce ?
“Per gioco. Stavo sorseggiando un mojito e ho mangiato un gambero scoprendo un’accoppiata vincente. Da là l’idea di fare un vero e proprio sorbetto al moijto. Per dare croccantezza al piatto ed esaltare l’acidità in contrasto con la dolcezza del gambero rosso di Mazara ho usato della mela verde. Il piatto è assemblato con gamberi conditi con olio evo e sale di Mozia su piccoli cubetti di mela e il sorbetto. Tutto viene completato in sala versando del succo di mela e una vaporizzata di rum”.
Granita di mojito e gamberoni: quante prove?
“Tante e frequenti: la nostra carta è in continua evoluzione”.
Il piatto più rappresentativo?
“Un dessert. Gelato alla Malvasia delle Lipari, terra di piparelli e capperi di Salina, semi canditi. È un omaggio alle isole Eolie al mio paese alla Sicilia tutta. I Piparelli sono dei biscotti tipici del messinese a base di mandorla miele e spezie, spesso consumati inzuppati nella malvasia a fine pasto”.