Tra il 31 gennaio e il 2 febbraio, al Palazzo delle Stelline è sbarcata l’ottava edizione dell’evento dedicato al condimento italiano per eccellenza
Non è tutto oro ciò che luccica, ma in questo caso il colore è quello. Infatti il protagonista stavolta è uno degli ingredienti che più amiamo e che più usiamo per rendere i nostri piatti davvero unici. L’Olio Officina Festival anche quest’anno ha riscosso un grande successo. Il tema di quest’anno, promosso e ideato dal creatore del festival Luigi Caricato, è stato “Nostra signora pubblicità”. In cosa consiste però? L’edizione del 2019 è stata dedicata alla comunicazione e alla promozione dell’olio quale elemento essenziale che dovrebbe avere un posto d’onore su tutte le tavole degli italiani e non solo.
La valorizzazione dei prodotti e il farli conoscere ai clienti sono stati i principali punti di discussione. Gli ospiti che hanno partecipato al dibattito sono tanti, tra questi abbiamo Giorgio Lazzaretti, direttore della DOP Riviera Ligure che fa parte del Consorzio per la Tutela dell’Olio, e Paolo Lottero, esperto dei nuovi mezzi di comunicazione digitale. Importante è stato anche l’aspetto del marketing analizzato da Rosalia Cavalieri, insegnante di semiotica all’Università di Messina.
I più curiosi hanno potuto fare un giro tra i banconi, alla scoperta di marchi famosi e non. Il tutto condito da una degustazione guidata del programma “Saggi Assaggi”, ideato per intrattenere i visitatori. Tanti sono stati i premi, come quello del Progetto #inVaso vinto dall’olio extra vergine Mio Padre è un Albero e ritirato da Lidia Antonacci. Le cose da fare, da sentire e da gustare non sono mancate, così come non lo saranno quelle che verranno il prossimo anno.