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Margiotta Vini, l’espressione della valle Peligna in Abruzzo

By Febbraio 3, 2019No Comments

Da cinque generazioni una tradizione familiare che si rinnova, oggi una realtà importante della regione che guarda con costante interesse al mercato estero

“Un’antica tradizione, una giovane cantina, una profonda cultura del vino”: così viene presentata Margiotta Vini, azienda che si trova a Pratola Peligna, in provincia de L’Aquila. Una tradizione lunga cinque generazione della quale Francesca è l’ultima rappresentante: a lei piace pensare che il vino sia sempre stato nella sua vita e di essere nata in mezzo alle vigne, aver cioè passato finora non 24 anni ma 24 vendemmie. Oggi Margiotta Vini è una delle realtà più affermate del panorama vinicolo abruzzese. Fortissima è l’identità del territorio nei loro vini: la Valle Peligna, territorio molto vocato alla vinicoltura grazie ad una fortissima escursione termica. La differenza giorno-notte infatti permette di ottenere dei rossi di un accentuato carattere colorato o gli intensi aromi che si hanno nei bianchi. Gli inverni sono rigidissimi e lunghissimi, le estati brevi ma intense. Qui si vendemmia ad ottobre o novembre perché proprio la fortissima escursione termica permette una maturazione lenta dell’uva ed è un grande vantaggio per la produzione. L’identità territoriale torna anche nelle etichette dei vini. Su tutta la linea del “Cretara” si trova l’immagine un po’sgranata e a rilievo di quello che potrebbe essere un terreno cretoso. Il Colle Cretara, colle storico che appartiene alla famiglia Margiotta, è sempre stato vitato, si diceva avesse molta creta al di sotto e l’idea è finita sull’etichetta delle bottiglie sulla quale nella parte sottostante si vede anche uno skyline di Pratola Peligna dalla Chiesa della Madonna fino alla Chiesa di San Pietro Celestino. Per quanto riguarda il “Vellus” l’intenzione è stata quella di ricordare l’antica tradizione della transumanza che avveniva in Abruzzo, quando cioè i pastori portavano le pecore dalla montagna al mare. Questo per tornare all’origine del nome dell’uva “Pecorino” sulla quale circolano due leggende: la prima racconta che le pecore mangiavano l’uva pecorina proprio nel periodo della transumanza quando cioè era matura, la seconda che invece si rifà alla morfofisiologia del grappolo che è alato, molto lungo e sembra somigliare ad un viso di pecora. L’“Akirè” è nato per essere un vino più giovane e fresco, meno legato cioè al territorio e più alla fantasia: ecco spiegato il perché di un’etichetta che si basa sull’immagine del re e le carte da gioco. Il più rappresentativo dei Vini Margiotta è però il “Pentima”, il top della produzione: qui è chiaro l’omaggio all’antica Corfinio medievale, città che diede vita al nome “Italia” e nella quale i popoli italici combatterono contro Roma.

“Il vino è la mia identità culturale”

– Francesca Margiotta –

Una qualità organolettica di eccellenza, testimoniata dai tanti riconoscimenti avuti negli anni, una storia, un’identità ed un perché: questo il segreto dei Vini Margiotta. Non è così semplice che un’azienda da Pratola Peligna si affacci al mondo: non è stata una scelta obbligata, ma fortemente voluta. Importantissimo è stato radicare e coltivare il Pecorino in queste zone: c’era chi non credeva all’epoca nel progetto ed invece, grazie ad un microclima tutto particolare, è stato possibile spumantizzarlo e portarlo ad essere, alla sua prima produzione, uno dei migliori spumanti d’Abruzzo. La ricerca e l’innovazione sono sempre degli obiettivi costanti dell’azienda. Obiettivo d’importanza primaria è continuare il progetto spumantizzazione appena nato ma che ha già dato come detto grossi risultati. Come linee in previsione soltanto di uscire con una nuova che forse andrà a sostituire l’Akirè. Si mira ad estendersi sul mercato e a far conoscere sempre più i Vini Margiotta nel mondo con una costante ricerca di nuovi spunti ed idee per entrare nei mercati esteri. L’obiettivo è quello di uscire fuori dall’Europa: già buoni segnali in proposito ci sono con clienti presenti in Asia. Il mese scorso l’azienda è stata presente al ProWein in Germania proprio per intensificare i rapporti con l’estero. Visitare i luoghi del vino: altro fine importante può essere far conoscere il territorio di Pratola Peligna ai cosiddetti “turisti del vino” e creare quindi una finestra d’interesse su un territorio di indubbio fascino.

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