Consegnati 6 Awards ai maggiori rappresentanti dei comparti dell’agroalimentare italiano. La chef Silvia Baracchi è Personaggio dell’Anno dell’Enogastronomia e del Turismo
Un impegno a fare rete: ecco la promessa con cui si è conclusa l’undicesima edizione del Premio Italia a Tavola. Dal turismo all’enologia, dall’accoglienza alla formazione, fino all’agroalimentare e all’artigianato: sono tanti i settori da cui provengono i premiati di quest’anno con i consueti premi di Italia a Tavola. Un modo per riconoscere l’impegno di alcuni rappresentanti dei comparti chiave dell’economia italiana suddivisi in categorie: una decisione di popolo grazie al punteggio raggiunto con la votazione online.
A vincere i premi quest’anno:
Gian Marco Centinaio, ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali e del Turismo – “Per la scelta strategica di abbinare la filiera dell’agroalimentare al turismo, come nuova occasione di promozione del Sistema Italia”.
Dominga Cotarella, co-ideatrice di Intrecci, un istituto di Alta formazione di sala, nonché direttore marketing di Cantina Falesco – “Per il contributo innovativo, attraverso Intrecci, nella formazione e valorizzazione del personale di sala, autentica prima linea del mondo dell’accoglienza”.
Alessio Tessieri, produttore di cioccolato e patron di Noyala – “Per l’impegno trentennale nella ricerca della qualità nel mondo del cioccolato oggi valorizzato attraverso Noalya”.
Carlos Veloso Dos Santo, amministratore delegato Amorim Cork Italia – “Per il contributo determinante di Amorim all’ammodernamento tecnologico del comparto enologico”.
Franco Torrini, orafo- “Per una tradizione di argentieri che ha raggiunto i 650 anni di storia e che da sempre si intreccia con l’arte e la cultura della tavola”.
Marco Gilardi, Operations Director Italy di NH Hotel Group – “Per aver guidato NH Hotel Group nell’offerta gastronomica accessibile a chi soffre di intolleranze alimentari e per la cura e l’attenzione particolari alle esigenze culturali dell’ospite”.
Ma il riconoscimento più ambito, quello di Personaggio dell’anno dell’enogastronomia e dell’accoglienza è tutto in rosa.
Sul palco Silvia Baracchi, 1 stella Michelin al Falconiere di Cortona (Ar) ha raccolto 31.924 preferenze, circa 800 in più rispetto a Massimo Bottura,ve ha distanziato di parecchie centinaia di voti gli altri finalisti come gli chef Filippo La Mantia e Antonino Cannavacciuolo con forzieri di decine di migliaia di voti.
«Sono 18 anni che sento dire che bisogna fare rete, ma quando la si fa davvero? Si rischia di perdere una grossa occasione se si attende ancora». Questa la riflessione, veritiera e provocatoria, di Federico Quaranta che ha dato il via alla discussione nella tavola rotonda del Premio Italia a Tavola dal titolo: “Identità dell’enogastronomia e dell’accoglienza. Il vero volano del turismo”. Nella villa medicea di Artimino detta “La Ferdinanda” nel pratese erano seduti il ministro delle Politiche agricole e del Turismo Gian Marco Centinaio, il direttore di Italia a Tavola Alberto Lupini, la vicepresidente di Confindustria Alberghi Carmela Colaiacovo, il presidente di Fipe-ConfCommercio Lino Stoppani e il presidente di Coldiretti Toscana Fabrizio Filippi.