Un ex enologo che si dedica allo storytelling del vino: da Instagram a You tube, vi raccontiamo la sua storia
Dietro lo schermo di un tablet o – perchè no? – di uno smartphone, Julien Miquel racconta sapori, odori e sfumature del vino facendo il giro del mondo. Ha maturato la sua esperienza in entrambi gli emisferi viaggiando tra Francia, Spagna, Italia, California, Australia e Nuova Zelanda. Social Vigneron di fama mondiale, l’ex enologo ha istituito un business free lance firmato Social Vignerons. Votato come il Miglior Nuovo Blog Sul Vino nel Mondo nel 2015, il suo è un canale di comunicazione interattivo e poliedrico che prende vita su YouTube, Instagram e online.
Chi è Julien Miquel?
“Sono un ex enologo, mi sono formato e specializzato a Bordeaux, ho maturato la mia esperienza in tutto il mondo. Il mio percorso professionale si è evoluto dalla produzione del vino alla creazione di contenuti per il mondo digital, da quando ho iniziato a lavorare per il top management di Wine-Searcher.com, il sito web leader nel settore del vino nel mondo”.
Com’è iniziata la sua passione per il vino e la narrazione?
“Mentre studiavo biologia generale, microbiologia e fisiologia vegetale all’università, ho capito che le mie capacità scientifiche potevano essere applicate proficuamente nella viticoltura. Feci uno stage, durante la vendemmia, presso un laboratorio vinicolo locale e un ufficio di consulenza per la viticoltura. L’industria del vino e le persone che ci lavorano mi piacevano così tanto che alla fine ho deciso di intraprendere una carriera in questo mondo”.
Perché ha deciso di diventare un “narratore del vino”, raccontando le sue storie attraverso Instagram e i social media?
“Il mio amore per la narrazione è iniziato solo dieci anni dopo. Ho capito che le mie conoscenze sulla produzione di vini pregiati in differenti Paesi avrebbe potuto essere utile anche agli altri, una preziosa abilità da poter condividere. Così ho iniziai a farlo sui social media, da lì è partito tutto”.
Social Media e Instagram come nuovi canali di comunicazione sul vino e sul buon bere: com’è nata la narrazione contemporanea del vino nel mondo digital e social?
“Da persone che creano e scambiano contenuti sul vino sulle piattaforme social che progressivamente si sono rese disponibili: Facebook, Twitter, Youtube e Instagram. Fino a poco tempo fa, le aziende vinicole non erano granché interessate, così come i narratori di vino tradizionali non erano del tutto coinvolti. Solo Gary Vaynerchuck aveva visto il potenziale del mondo digital, molto prima di chiunque altro! Io l’ho colto intorno al 2014-2015, è così che ho ottenuto un importante riconoscimento in questo ambito”.
Quanto è importante la componente social e che tipo di principi deve seguire?
“I social possono essere visti in diversi modi. Ad alcuni marchi piace investire nello sviluppo della propria immagine attraverso contenuti visivi di alta qualità. Altri preferiscono rimanere autentici e semplicemente dire chi sono, raccontando la propria storia come individui o come piccola azienda vinicola. Questa modalità si verifica soprattutto tra i piccoli vigneron. Personalmente preferisco il lato umano dell’industria, per raccontare e ascoltare storie autentiche, imparare dalle persone, dalla loro terra e dai loro vini. È per un pubblico diverso. Social Vignerons nasce con l’idea di aiutare i vigneron – piccoli viticoltori che producono il proprio vino con le proprie uve – a raccontare meglio la propria storia attraverso i social media, da qui il nome”.
In che direzione andrà il suo lavoro e quale sarà il futuro del social-vigneron come lei?
“È difficile dirlo. Gran parte del mio lavoro consiste nel raccontare storie di vini sul blog. Allo stesso tempo condivido recensioni di vini con tutti quanti, con la comunità del vino. Tutto il resto è solo di contorno o semplice marketing. Ciò che è veramente importante, in fin dei conti, è il sapore del vino, il suo processo, e da chi viene fatto. Per questo continuerò a svolgere il mio lavoro, perché questa sarà sempre l’essenza del vino, indipendentemente dalle mode e dalle tendenze. Tuttavia, sto sperimentando nuove modalità per condividere le storie sul vino in formato video, specialmente su Youtube. Quindi immagino che in futuro ne vedrete molte di più!”