La giovane pasticcera di Alain Ducasse ha vinto il World’s Best Pastry Chef 2019.
Desseralitè: la sua parola d’ordine che fonde insieme dessert e naturalité, termine con il quale Jessica Préalpato, la pastry chef del ristorante parigino Alain Ducasse au Plaza Athénée, descrive la propria filosofia in cucina. Una condotta che l’ha portata a essere nominata World’s Best Pastry Chef 2019, premio che ritirerà il prossimo 25 giugno a Singapore durante la cerimonia del concorso The World’s 50 Best Restaurant Awards, la classifica dei 50 migliori ristoranti al mondo, promosso da S. Pellegrino. Insignita del premio come miglior chef pasticcere considera un onore assoluto ricevere questo riconoscimento, nella speranza che “ispiri i pasticceri emergenti in tutto il mondo”.
Jessica Préalpato ha sempre amato la pasticceria e fin da piccola si sporcava le mani aiutando i suoi genitori in cucina, entrambi pasticceri. Nonostante questo amore, la sua strada e quella della pasticceria si sono inizialmente separate durante i suoi studi di psicologia. Solo successivamente si è accorta “di voler lavorare con le mani”: “Avevo bisogno di fare quello di cui avevo voglia. Adesso è amore assoluto: è capitato, ma nel mio destino c’era questo lavoro, ne sono convinta. Dovevo essere questo”. Tuttavia, ritiene che i suoi studi in psicologia non siano stati vani, dato che se ne serve nel rapporto con i membri della sua squadra al ristorante.
Ha iniziato questo nuovo percorso nella pasticceria iscrivendosi alla scuola di cucina a Biarritz. I suoi primi passi nella ristorazione sono stati al fianco dello stellato Philippe Labbé, mentre dal 2012 al 2015 è pastry chef per il Corfou Group. Qui, oltre a viaggiare in tutta la Francia e nel resto del mondo, ha ampliato anche i propri orizzonti gastronomici. Ma è nel 2015, quando inizia entra da Alain Ducasse au Plaza Athénée accanto al maestro francese, che crea il proprio stile di cucina. “I miei dessert nascono da una visuale grezza; ma sul piatto tutto deve avere un significato”. Nella sua “cucina naturale” Préalpato cerca di ridurre l’uso dello zucchero per poter dare spazio e risalto all’essenza della materia prima, facendo riscoprire ai commensali i sapori puri delle eccellenze del proprio Paese, come le arachidi dei Pirenei o i Limoni di Perpignan. Quando le si chiede quali siano i suoi gusti in ambito di pasticceria risponde: “la mia pasticceria è tutta legata alla frutta, molto più vicina alla cucina che alla pasticceria. Per i miei dolci sono fanatica della pesca e degli agrumi, li adoro”. Tra le sue creazioni più celebri il clafoutis alla fragola con pinoli glassati e la torta Millason.