Tutto pronto per la seconda edizione della guida che quest’anno può annunciare ben tre ingressi: Trussardi alla Scala, Sadler e Cucina Cereda. Fino al 30 aprile, poi, si potrà mangiare nei migliori ristoranti della regione a soli 60 euro
Anno nuovo, vita nuova. Il 2019 comincia alla grande nel mondo della gastronomia. Una delle novità che si sono presentate alla porta è la nuova Guida di InGruppo 2019 dedicata ai migliori ristoranti della Lombardia. Questa seconda edizione comprende anche tre nuove aggiunte: il Ristorante Trussardi alla Scala (Milano), Sadler (Milano), Cucina Cereda (Ponte San Pietro). Ma non c’è soltanto la guida, infatti quest’anno comincia anche con la settima iniziativa InGruppo con ben 22 ristoranti che parteciperanno, molti di più degli scorsi anni: A’Anteprima (Chiuduno), Al Vigneto (Grumello del Monte), Antica Osteria dei Camelì (Ambivere), Casual Ristorante (Bergamo), Colleoni & Dell’Angelo (Bergamo Alta), Collina (Almenno S. Bartolomeo), Da Vittorio (Brusaporto), Ristorante Enrico Bartolini al Mudec (Milano), Frosio (Almè), Il Saraceno (Cavernago), La Caprese (Mozzo), Lio Pellegrini (Bergamo), Loro (Trescore Balneario), Osteria della Brughiera (Villa d’Almè), Posta (S. Omobono Terme), Roof Garden Restaurant (Bergamo), Tenuta Casa Virginia (Petosino di Sorisole), Ezio Gritti (Bergamo), Pomiroeu (Seregno), insieme naturalmente ai tre citati in precedenza. Durante l’iniziativa i ristoranti daranno la possibilità di consumare menu completi con un antipasto, un primo, un secondo, un dolce, vino, bevande e caffè, al prezzo prestabilito di 60 euro a persona con prenotazione obbligatoria. Invece i ristoranti A’ Anteprima, Da Vittorio, Enrico Bartolini Mudec, Sadler avranno un menu di 120 euro a persona. Tutto questo è stato creato per far avvicinare i giovani e le persone no avvezze al tema dell’alta cucina, Inoltre InGruppo ha anche lo scopo di valorizzare quello che viene definito il “moderno ristorante”. Il prezzo, l’accoglienza e i piatti sono tutti ingredienti fondamentali per dare al cliente un’esperienza di prim’ordine.
Alberto Baccaro
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