Abbazie. Un tour attraverso le principali realtà vitivinicole ubicate in antiche sedi monastiche
Le Abbazie sono oggi ancora in grado di esprimere varietà e tipologie di vino che sono vertici enologici indiscussi.
Sparse in tutta Europa a rappresentare gli ordini più importanti del Cristianesimo, comunicanti tra loro in lingua latina, le Abbazie sono dall’anno mille luoghi di produzione del vino, custodi di antiche varietà, centri d’innovazione agricola, di meditazione e di preghiera.
Ora et labora, la regola benedettina è espressione di un rapporto di equilibrio tra l’attività spirituale e letteraria amanuense, in un paziente lavoro culturale di tutela di opere d’arte e sacre e quella agronomica con il dissodamento della terra, la bonifica, l’innesto e le pratiche di concimazione.
Abbazia di Novacella
In Alto Adige l’Abbazia di Novacella è la miglior testimonianza italiana di una grande viticoltura che ben si sposa con la ricchezza della cultura cristiana.
Fondata nel 1142 dal beato Hartmann, è oggi viva e operosa. I Canonici Agostiniani -22 confratelli e 25 parrocchie- seguono il lavoro in campagna tra masi e aziende agricole, annoverandosi tra le cantine operative più antiche d’Europa.
Il mondo monastico della regola di Sant’Agostino mescola, in un viaggio a ritroso nel tempo, l’arte Romanica, Gotica, Barocca e l’arte della viticoltura che da lungo tempo ha contrassegnato il lavoro dei monaci. Sei ettari di vigneto intorno all’edificio di Novacella, ventidue nella Tenuta di Cornaiano di Maso Maklhof, tre linee di prodotto – Classica, Insolitus e Praepositus – come Praepositus Pinot Nero Riserva, espressioni di un terroir e sintesi di una natura che è spazio d’incontro tra anima, lavoro e sperimentazione.
Hospices de Colmar
In Alsazia, a Colmar, l’Hospices de Colmar -Ospizio dello Spirito Santo- fondato nel 1255, era un vero ospedale dove i religiosi si prendevano cura di ammalati, pellegrini e bisognosi offrendo loro cibo e riparo. Spesso le spese ospedaliere erano pagate in natura cedendo soprattutto terreni agricoli, talvolta donazioni e lasciti da parte di generosi benefattori.
La gestione di Hospices de Colmar, ancora di proprietà dell’Hospice Civils Louis Pasteur, è affidata al Domaine Viticole de la Ville de Colmar con i suoi 10,5 ettari del prestigioso vigneto di Clos Saint-Jacques. La vigna degli Ospizi, situata su un suolo molto drenante che si riscalda velocemente, nell’unicità del microclima alsaziano, offre grandi espressioni come Vin d’Alsace L’Ospice de Colmar Riesling o Gewürtraminer. Vini potenti e generosi, con grande capacità di invecchiamento.
Abbazia di Altenburg
A Limberg, in Austria, nella zona più fredda della denominazione di origine Weinviertel, si trova l’Abbazia di Altenburg. Fondata dai monaci benedettini nel 1144, oltre ad essere luogo di contatto con la parola di Dio è rigogliosa natura, circondata da boschi e vigneti che crescono su suoli di depositi marini.
Centro spirituale dell’Ordine di Benedetto da Norcia produce Grüner Veltliner Weinviertel DAC Cru (Ried) Hohenstein-Limberg e Blauer Zweigelt Cru (Ried) Zweygartl- Limberg.
Abbazia di Eberbach
In Germania, tra le Abbazie più attive lungo le sponde del Reno, tra le città di Francoforte e Coblenza, c’è il monastero cistercense di Eberbach.
Nel 1135 ricevette in donazione 4 ettari di quello che sarà il Grand Cru Steinberg; alla fine del 1400 ci fu la conversione dei locali monastici in cantine elevandolo, con i suoi 300 ettari di superficie coltivata, a più grande azienda vinicola dell’Europa Medievale.
Novecento anni di storia, un patrimonio culturale unico, con la viticoltura tra le principali occupazioni dei monaci francesi stabilitisi a Coblenza. Ciò che inizialmente era destinato all’uso personale si tramutò presto in un bene ambito che assicurò il futuro e la prosperità del monastero.
Cantina tra le più tecnologiche, conosciuta per essere stata il luogo dell’adattamento cinematografico del capolavoro di Umberto Eco “Il nome della rosa”, vanta il luogo più prezioso per la produzione di Riesling. A 900 metri, in direzione Hattenheim, si trova Steinberg, l’eccellenza di Kloster Eberbach nel vigneto più antico in Germania. Tra le migliori espressioni anche il Riesling Baikenkopf GG (Grosses Gewächs) secco.
Domaine Clos des Abbayes
Nel 1141 i cistercensi di Haut-Cret si trasferirono in Svizzera, fondando Domaine Clos des Abbayes. Tra le loro attività principali vi era la coltivazione della vite su pendii scoscesi intorno al lago di Losanna, a cui si dedicarono dissodando terreni, realizzando terrazzamenti e muretti a secco tutt’oggi in uso.
Clos des Abbayes, allora chiamato Dézaley de Montheron o d’En Bas, fu lasciato in eredità alla città in cambio della sua sottomissione e della perdita del titolo di città imperiale. Clos des Abbayes, negli spettacolari pendii e nel particolare terroir morenico argilloso ghiaioso, è il luogo ideale per lo Chasselas, l’autoctono che rappresenta oltre l’80% della produzione. L’etichetta Clos des Abbayes Grand Cru è l’orgoglio di un grande vino nei profumi eleganti di fiori e pietra focaia.
Château du Clos de Vougeot
Situato nel cuore della Borgogna, lungo la Route des Grands Crus, il celeberrimo Château du Clos de Vougeot, che quotidianamente accoglie gli amanti della storia, dell’architettura e del vino, è un salto alle origini della viticoltura transalpina e borgognona.
E se oggi le sue mura non sono più luogo di produzione enologica, rimane il simbolo di mille anni di storia vitivinicola, sin da quando nel XII secolo i monaci dell’Abbazia di Cîteaux individuarono i climat, terroir complessi da un punto di vista geo pedologico, che delimitarono e recintarono per quello che sarà il vigneto più famoso del mondo.