Il giovane chef Mario Schiano tira con noi le somme della sua neo-cucina
A meno di un anno dall’apertura il ristorante Il Boncompagni apre le porte a So Wine So Food e ai fornelli c’è il suo chef Mario Schiano. Una scommessa indovinata quella di Mario che, con la sua spontaneità nel proporre piatti ricercati e creativi, pare aver conquistato il quartiere della Dolce Vita romana.
“La mia ambizione più grande? La prima stella Michelin”
– Mario Schiano –
Nato in una famiglia di ex ristoratori e contadini, Mario cerca di portare la tradizione campana nei suoi piatti e, laddove è possibile, utilizza prodotti a km zero o sempre ingredienti di primissima scelta. La cucina francese, appresa durante la sua esperienza all’estero, ha apportato nuovi stimoli alle sue conoscenze di scuola alberghiera: “la tecnica, l’impiattamento e i sapori” – come ci dice – che Mario ha rielaborato come valori aggiunti al suo bagaglio enogastronomico italiano. Tanti maestri nel suo percorso e ci racconta di aver “rubato” qualche segreto da ognuno di loro; non ama fare il leader in cucina e si diverte con la sua brigata “come uno Chef che lavora in partita”. Al suo fianco c’è una squadra giovane e affiatata che decide insieme i piatti ascoltando molto la sala.
Con l’umiltà che contraddistingue uno Chef ai suoi esordi, Mario ci confida che il ricordo del suo piatto perfetto è, in realtà, molto recente e legato proprio alla cucina de Il Boncompagni: gli strozzapreti all’amatriciana di gamberi e pomodoro fumè, fin dall’inizio cavallo di battaglia del loro menù.
Andrea Martina Di Lena
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