Una classifica dei piatti più cucinati per il pranzo di Natale
L’Italia specialmente nelle festività si divide e sfoggia le più disparate usanze culinarie tramandate di generazione in generazione. Dalla polenta ai risotti passando per paste ripiene, lasagne e pasta fresca di vario genere. Si può dire di tutto e di più.
- CAPPELLETTO/TORTELLINO
Innegabilmente, il piatto vincitore per presenza su tutto il territorio nazionale è rappresentato dai tortellini/cappelletti in brodo. Sottolineo i due tipi di pasta perché come sappiamo hanno ripieni differenti e giustamente i detentori delle due tradizionali ricette ci tengono a specificarne l’identità. Brodo di carne, di gallina o di cappone a seconda dalla regione. L’unica che si distacca dall’utilizzo della pasta ripiena ed è solita invece utilizzare “i natalini” o anche detti “maccheroni di Natale” sempre in brodo, è la Liguria.
- LASAGNA
La seconda sul podio è la lasagna. Anche questa in differenti varianti: dalla classica bolognese con ragù, besciamella, mozzarella e parmigiano alla versione meridionale con aggiunta di uova, carne e verdure.
PASTA FRESCA
Fettuccine, cavatelli, strascinati, gnocchetti, orecchiette che siano, tutti rigorosamente fatti in casa e conditi con un bel ragù. In alcune regioni si predilige però, sempre con il ragù, una pasta ripiena. Troviamo gli agnolotti toscani o i cjarsos friulani o i culurgiones sardi.
- POLENTA, RISOTTI e ZUPPE
Rappresentano le tradizioni ovviamente nordiche più povere e semplici.