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I cambiamenti climatici mettono a rischio la birra

By Gennaio 29, 2019No Comments

La comunità scientifica avverte: “Se non facciamo qualcosa il prima possibile saremo costretti a pagarla il doppio di quanto facciamo ora”

Per quanto la comunità scientifica sia unanime, o quasi, nell’affermare che il cambiamento climatico sia causato principalmente dagli effetti dei comportamenti irresponsabili dell’uomo, lo scetticismo attorno a questa materia è ancora pervasivo e frustrante. Per queste ragioni, un gruppo di ricercatori ha voluto sollevare l’attenzione su un argomento che ritengono sia particolarmente sensibile per molti di noi, scettici e non: la birra. Neanche a dirlo, ma le notizie sono tutt’altro che positive.
La ricerca pubblicata sul giornale Nature Plants ha evidenziato come il cambiamento climatico potrebbe avere severe ripercussioni sull’industria della birra e sui suoi consumatori: se le stime di cambiamento sono esatte così come previste dalla comunità scientifica, il prezzo medio di una pinta di birra raggiungerà due volte quello che conosciamo oggi. Anche nel migliore dei casi, qualora riuscissimo ad invertire o a fermare questo processo ormai già dato per irreversibile, non potremo esimerci dal pagare questa bevanda circa il 15 percento in più.

Vi sembrerà bizzarro, ma l’idea che ha dato il via a questa ricerca è nata proprio in un pub, di fronte ad una bionda fresca, dopo una serie di incontri sul tema del cambiamento climatico che si erano tenuti in Cina. “Stavamo bevendo delle birre e abbiamo pensato che, forse, sarebbe stato utile effettuare una ricerca sugli effetti del clima proprio sulla birra. Ancora non ci aveva pensato nessuno” ha dichiarato Dabo Guan, professore di Economia Correlata ai Cambiamenti Climatici dell’Università Britannica nell’Est Anglia. Al centro della ricerca c’è l’ingrediente base per la produzione di birra: l’orzo. Questo cereale soffre particolarmente le condizioni di caldo secco ed è proprio questo ciò a cui stiamo andando incontro tutti insieme come umanità. Più alte saranno le temperature in futuro e meno sarà l’orzo prodotto sul suolo mondiale e conseguentemente i prezzi lieviteranno. I ricercatori hanno chiarito, ovviamente, che non è la birra il topic del catastrofico cambiamento verso cui ci stiamo dirigendo, ma la loro speranza è quella di poter sensibilizzare sempre più persone partendo dai cambiamenti sostanziali che potrebbero diventare inevitabili qualora restassimo con le mani in mano come stiamo facendo.

E la birra non è la sola, parliamo di alimenti come: cioccolato, caffè, tè, sigari e sigarette. Anche loro saranno soggetti ad un’impennata dei prezzi. Insomma, la situazione è seria, siamo avvertiti e abbiamo persino poco tempo per berci sopra. Quando ci ritroveremo le temperature sopra i quaranta gradi e saremo costretti a pagare una pinta di birra quindici euro non avremo neanche più la scusa di dire che non eravamo stati avvertiti.

Vogliamo davvero lasciare un mondo senza birra ai nostri figli?

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