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Vicino Roma, grandi classici laziali con picchi di innovazione nel piatto

Jacopo Sannazaro nel suo poema l’Arcadia definiva l’omonimo luogo come un territorio ameno nel quale i poeti potevano ristorarsi ed essere ispirati nella creazione dei propri canti. Hosteria Amedeo, a pochi chilometri da Roma, immersa nello scenario dei Castelli Romani, rappresenta un’evasione dalla frenesia della città; la calma e la tranquillità del luogo emergono subito soffermandosi sotto l’ampio pergolato, dal quale si può gustare il panorama di un bellissimo giardino e dei colli dei Castelli Romani

L’Hosteria “nasce negli anni Sessanta, quando nonno Amedeo (dal quale deriva il nome del locale) invitava i clienti nella sua fraschetta – narra il nipote Emanuele – a quei tempi gli avventori portavano il proprio cibo mentre il nonno offriva loro il suo vino fatto in casa”. Negli anni Novanta la continua richiesta da parte dei clienti di un pasto spinse i proprietari a trasformare la fraschetta in una trattoria, nella quale servire piatti tipici della cucina romana e laziale. Nel 2008 viene proposto un nuovo menù da cui si evince la volontà di portare freschezza e modernità lasciando invariati gli antichi sapori. Permangono i piatti tradizionali, le tipiche ricette della nonna, in alcuni dei quali vengono, però, inseriti tocchi innovativi: nuovi metodi di impiattamento e nuove tecniche di cottura. 

Nella panzanella, una focaccia al posto del pane, adagiata su una crema di fagioli cannellini, cosparsa da una salsa di pomodoro e da un carpaccio di baccalà. Il piatto originale viene totalmente rivisitato, ma ogni boccone richiama i sapori della tradizione. Tradizione, però che resta immutata nella preparazione della trippa con pecorino e mentuccia fresca.

Leggeri tocchi di modernità sono presenti in due ricette radicate nella storia gastronomica del Lazio: i paccheri all’amatriciana e le animelle di vitello. Nel primo l’innovazione è data dall’uso del guanciale affumicato di Veroli, tocco di fumo che esalta l’intero piatto; nelle animelle la novità della pesca grigliata e del purè di patate alla lavanda crea un fantastico connubio di sapori.

Ad accaparrarsi la scena del pasto sono i ravioli di alici con acqua di pomodoro e sedano: il ripieno di una maionese di burro e alici provoca una vera esplosione di sapori in bocca. Le alici, adagiate anche sopra i ravioli, rievocano un sentore di mare, infine il tocco del sedano oltre a dare croccantezza rinfresca il palato. (Foto 5)

A far da cornice un’ampia gamma di vini laziali, con alcune eccezioni come nel caso del Franciacorta. 

L’Hosteria Amedeo rappresenta una fuga dalla città che permette ai commensali, nella tranquillità del suo scenario, di riscoprire i sapori della tradizione esaltati grazie a tocchi innovativi



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