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Le 100 eccellenze italiane 2021
Socialize

Descrizione

Brand, insegne e catene del food-tech che hanno saputo distinguersi sul mercato. Una nuova categoria che si è conquistata di diritto uno spazio imoprtante.

Socialize:

L’enoteca di vini italiani più grande al mondo, con un’offerta di oltre 16mila etichette in catalogo provenienti da più di 2.500 cantine. A soli cinque anni dalla nascita, Tannico è l’azienda food-tech che ha raccolto maggiori investimenti in Italia. Con consegna in 24/48 ore in Italia, in giornata a Milano e in circa 72 ore nei 19 Paesi in cui è attivo, sono oltre due milioni e mezzo le bottiglie già spedite in tutto il mondo, a oltre 200mila clienti in 20 nazioni. La piattaforma di e-commerce che ha rivoluzionato il settore enoico, sia nelle logiche d’acquisto sia di vendita, ruota attorno a cinque pilastri fondamentali: tecnologia, innovazione, passione, visione, coraggio. Un ecommerce del vino leader non solo nella vendita diretta ai consumatori, ma anche in ambito Ho.Re.Ca con un vasto assortimento di prodotti e un servizio di consegna per ristoranti, locali e hotel e B2B, grazie a due servizi lanciati rivolti alle cantine: Tannico Intelligence – innovativa piattaforma di marketing analysis – e WinePlatform, a supporto delle case vinicole sul piano tecnologico e logistico nella vendita dei propri prodotti.

PERSONAGGI ED INTERPRETI:

È il 2012 quando Marco Magnocavallo, imprenditore con una lunga esperienza nel settore digital, in particolare editoria web (è stato founder e ceo di Blogo, testata nativa digitale tra le più seguite, poi ceduta a Dada/Rcs) e nel venture capital, fonda la società con alcuni partner. Con un team di 40 persone, la maggior parte under 35, Tannico ha attirato nel corso degli anni gli investimenti di fondi e privati (dal 2020 Campari Group è entrato nell’azionariato con il 49 %).

L’ABBIAMO SCELTO PERCHÉ:

Dalla rete al design district milanese. Fresco di inaugurazione, Tannico ha da poco aperto i battenti del suo primo wine bar nel cuore del quartiere del design, zona Tortona. Un’elegante location dove lasciarsi guidare nella ricca selezione di etichette selezionate, gustare cocktail e i piatti realizzati dall’abile chef.

Non si tratta soltanto di un negozio. Signorvino ormai rappresenta un punto di riferimento in città per gli appassionati di enogastronomia e per chi ha la curiosità di scoprire questo magico mondo con facilità, divertendosi e sperimentando il meglio della produzione italiana a prezzi accessibili. Da Signorvino è possibile infatti acquistare una bottiglia per qualsiasi occasione, pranzare o cenare, ordinare un aperitivo degustando abbinamenti sempre nuovi, partecipare a lezioni, tasting, Masteclass o trascorrere insieme una serata grazie agli oltre mille eventi organizzati ogni anno. In tutti gli store è possibile trovare oltre 2mila etichette, rappresentative dei territori italiani a maggior vocazione vinicola. Grandi nomi e piccolissime aziende spesso introvabili a disposizione di tutti, a un passo da casa e nei punti più iconici delle città. L’attenzione ai piatti proposti è maniacale ed il perfetto connubio vino-cibo rappresenta il vero obiettivo. La ricerca inizia con la scelta di produttori seri ed attenti che possano garantire i massimi standard qualitativi. Da parte dei food specialist c’è un controllo diretto della filiera produttiva e un rapporto personale con i chi lavora ogni giorno per consegnare prodotti freschi e genuini.

PERSONAGGI ED INTERPRETI:

Signorvino nasce nel 2012 da un’idea e dalla passione di Sandro Veronesi, presidente del gruppo Calzedonia. Oggi gestisce l’impresa il figlio Federico (nella foto).

L’ABBIAMO SCELTO PERCHÉ:

Vendita specializzata con un servizio giovane, di qualità e attento alle esigenze del cliente grazie alla figura innovativa del wine manager, che segue nella vendita chi è meno esperto. Negli store Signorvino, si può trovare una grande selezione di salumi e formaggi Dop e Igp provenienti da tutta Italia e presidi Slow Food.

Fra Diavolo è una presa di posizione decisa, è la scelta di un impasto tra tre differenti impasti leggeri e di ingredienti selezionati accuratamente. La pizza contemporanea della catena Fra Diavolo nasce dalla creatività dei pizzaioli e dalla qualità delle materie prime di produttori artigianali. Se il valore di un brand fosse un manifesto, questo sarebbe quello di Fra Diavolo, format con caratteristiche peculiari: pizza contemporanea, alla napoletana e con il cornicione alto; al tempo stesso catena e pizzeria artigianale, che ha saputo espandersi in Italia mantenendo altissima la guardia sulla qualità del prodotto e della materia prima. Undici punti vendita attivi, l’ultimo, a Milano a gennaio 2020, e due prossime aperture a Bologna e Roma. La catena di pizzerie con caratteristiche peculiari (pizza contemporanea, alla napoletana e con il cornicione alto) non effettua consegne a domicilio ma ha puntato a valorizzare l’utenza, individuando degli ambassador tra coloro che avevano già interagito sui social.

PERSONAGGI ED INTERPRETI:

Mauro D’Errico è il presidente del Gruppo Kappa, società che gestisce Fra Diavolo.

L’ABBIAMO SCELTO PERCHÉ:

Digitalizzazione, sperimentazione e innovazione. La scelta del digitale per innovare e migliorare, garantendo il massimo dell’efficienza in ogni punto vendita. Il digitale è stato anche una leva per il brand tramite gli influencer, i nuovi testimonial della porta accanto, che sono riusciti nel processo di word of mouth, dando a Fra Diavolo la possibilità di acquisire notorietà e follower.

Non è un nome nuovo per i gourmand traveller. La missione: raccogliere il meglio della produzione enogastronomica d’Italia lanciandola nel mercato internazionale del travel retail & duty free. Un lavoro che concentra la sua expertise nel testare, selezionare e coinvolgere produttori di eccellenze: dall’olio al vino passando per riso, tartufo, distillati e cioccolato. Una ricerca che non si arresta con gli imprevisti del 2020 ma trova, al contrario, la spinta propulsiva verso un nuovo progetto rivolto al singolo consumatore: Food Accademia Dinner Box. Un modo inedito di vivere la cucina e sperimentare, gustare prodotti enogastronomici di livello superiore facendo dell’ambiente domestico il regno privilegiato dell’esperienza gourmet. 24 cofanetti che racchiudono le eccellenze del territorio italiano, sapientemente mixate e proposte in abbinamento per realizzare ricette uniche e distintive. Le istruzioni sono semplici: apri la box, guarda lo slide-show sul tuo mobile device, segui le ricette dello chef passo passo, stappa la bottiglia di vino e il piatto è servito. Un momento di convivialità che crea un legame profondo con il cibo: chiunque può realizzare con successo un piatto eccellente e servirlo ai propri ospiti, divertendosi. Dal bucatino, pomodoro, basilico, parmigiano per beginner alle ribs con radicchio di Treviso e ketchup viola per i più audaci. Le Dinner Box si ordinano allo shop online del sito e vengono spedite in tutta Europa.

PERSONAGGI ED INTERPRETI:

Fabrizio Canal (a destra nella foto)e Nicola Mazzolin sviluppano le potenzialità del food italiano di qualità, e delle aziende produttrici, nel mercato internazionale tax free dal 2015. La filosofia che è la stessa che sottende la nascita di Food Accademia Dinner Box: prodotti di eccellenza che racchiudono l’impegno, la passione e il sacrificio delle persone che ci scommettono.

L’ABBIAMO SCELTO PERCHÉ:

Un’esperienza completa da godere ben oltre l’appuntamento a tavola: ingredienti, video ricetta, vino in abbinamento ma anche un suggerimento per l’intrattenimento a seguire. Il nome della Dinner Box prescelta è la citazione di un grande film: Big Dish, Memorie di un tartufo, Caccia all’uovo… per un pairing che unisce l’arte culinaria a quella cinematografica.

Una cantina atipica, che sovverte gli schemi tradizionali con un nuovo modo di comunicare il settore e i suoi attori, e l’obiettivo di coinvolgere un pubblico il più ampio possibile: dal neofita, all’amatore fino all’esperto. Perfetta rappresentazione dell’eccellenza vitivinicola italiana, Ferro13 ricerca i vigneti migliori, quelle uve che possono portare in bottiglia il massimo della qualità da tutti i punti di vista. Ognuno di quelli scelti è un microcosmo, un blend dove trovano spazio territori, uve e sistemi di vinificazione volti con I più alti standard enologici. I vini di F13 sono narratori di storie. Raccontano, già a partire dall’etichetta, la personalità di ogni socio. Ogni membro del team viene descritto attraverso una bottiglia, che riporta nome, cognome e numero di telefono, a garanzia della qualità. Ne derivano prodotti in otto tipologie rappresentativi di otto regioni italiane: Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Emilia Romagna, Toscana, Puglia e Sicilia. Vini dirompenti, immediati, d’impatto gustativo e visivo, gustosi e godibili: The Boss rappresenta il Gruppo, The Lady un tributo al mondo femminile, Link la mascotte aziendale, Hacker dedicato a tutti gli innovatori, Hashtag alter ego di Alberto Zampini, Nerd è l’altro volto di Alberto Buratto, Hipster è l’alter ego di Gabriele Stringa, infine Gentleman di Marco Bernabei. L’ultimo nato è The Boss Rosé, il prosecco realizzato con Glera e il 10% di Pinot nero, biologico e vegano.

PERSONAGGI ED INTERPRETI:

Un sogno diventato realtà. Una scommessa nata dall’incontro di quattro amici, Marco Bernabei, Alberto Buratto, Gabriele Stringa e Alberto Zampini, con esperienze diverse, che hanno deciso di impegnarsi in un progetto comune dedicato alla loro più grande passione: il vino.

L’ABBIAMO SCELTO PERCHÉ:

Un’azienda all’avanguardia, non familiare, dove si lavora come in famiglia. Per creare vini dedicati alle persone che raccontano una storia ispirata ai giorni nostri, a dimostrazione di come il vino possa esprimersi nel segno della contemporaneità.

La prima azienda vinicola privata in Italia per numero di bottiglie prodotte e da anni fra le maggiori dieci del settore per fatturato (199 milioni di euro nel 2019, +12% a volume rispetto al 2018), ha appena lanciato anche il suo e-commerce, attraverso il canale Enowinery.it. L’attività produttiva avviene nelle sue due winery in cui lavorano 160 collaboratori, tra Verona e Vicenza. Entrambe le strutture sono dotate di impianti di vinificazione, imbottigliamento e stoccaggio all’avanguardia. Ogni anno oltre 100 milioni di consumatori nel mondo acquistano i vini di Enoitalia. L’azienda da sempre investe nella qualità dotandosi delle migliori tecnologie per tutelare la salute e la sicurezza dei consumatori, e garantire una crescita sostenibile. Con un fatturato di 199 milioni di euro nel 2019, il brand si posiziona al secondo posto fra i produttori di Prosecco Doc in Italia e tra i maggiori player della Doc Pinot grigio delle Venezie. La sua crescita a doppia cifra è sostenuta dallo sviluppo internazionale, dall’esclusivo modello di business e dai continui investimenti in capacità produttiva e capillarità distributiva. Enoitalia vanta una quota export pari all’80%, in cinque continenti e oltre 80 nazioni. UK, Stati Uniti, Canada, Europa i principali mercati di riferimento, con presenza nei canali on trade e off trade. Asia, Australia, Russia e Medio Oriente gli sviluppi futuri, con una task force dedicata.

PERSONAGGI ED INTERPRETI:

Enoitalia è nata nel 1986 per volontà della famiglia Pizzolo, già attiva da generazioni nel campo agroalimentare. Sotto la direzione di Giorgio Pizzolo (nella foto) e dei suoi tre fratelli Giuliano, Augusto e Floriano, Enoitalia è oggi uno dei maggiori player del vino italiano nel mondo.

Un format 100% emiliano nato nel 2004 dall’idea e dall’intuizione imprenditoriale di offrire la qualità dei piatti della tradizione emiliana in chiave moderna, con un servizio rapido e in un ambiente caldo e accogliente. Il primo locale Dispensa Emilia viene aperto a Casalecchio di Reno (BO), oggi la catena conta 19 punti vendita tra Emilia Romagna, Toscana, Veneto e Lombardia. Nel 2020, in totale controtendenza e nonostante le limitazioni nazionali, Dispensa Emilia ha aperto nuovi punti vendita nel nord Italia, tra cui un vero e proprio flagship a Bologna. L’insegna emiliana ruota intorno alla tradizione gastronomica locale, con un menu che esalta il meglio della cucina emiliana tra tigelle, gnocco fritto, pasta con sughi tradizionali e pasta ripiena tipica, il tutto accompagnato da una selezione dei migliori Lambruschi del territorio. Nell’ultimo anno, in un periodo di emergenza sanitaria e chiusura temporanea dei punti vendita, Dispensa Emilia ha investito e puntato sull’innovazione del sistema di somministrazione del prodotto, grazie alla propria app e all’Asporto App&Go, un modo originale, veloce e sicuro per ordinare e ritirare gli ordini direttamente in auto.

PERSONAGGI ED INTERPRETI:

Tra i fondatori Alfiero Fucelli, oggi presidente e amministratore delegato dell’azienda. Nel luglio 2018, per sostenere un importante piano di espansione in Italia e con lo sguardo rivolto verso l’estero, Dispensa Emilia apre le porte a Investindustrial, società di investimento leader in Europa, cui oggi fa capo la maggioranza della società.

L’ABBIAMO SCELTO PERCHÉ:

La storia di Dispensa Emilia è la perfetta unione tra la ricerca della qualità gastronomica, il valore umano e la volontà di innovare conservando l’identità dei sapori emiliani, una cucina tradizionale in chiave moderna, senza stravolgimenti. Una formula di ristorazione dinamica e gustosa che fa del comfort food d’eccellenza il fiore all’occhiello.

Si è affermato nel mondo della pizza come brand originale, sinonimo di qualità e convivialità legate al Cilento, terra ricca di biodiversità e di eccellenze enogastronomiche. L’idea imprenditoriale è semplice quanto autentica: tutto comincia letteralmente dal campo, dal rapporto diretto con i produttori, dalla conoscenza delle caratteristiche di ogni prodotto, per poi creare una pizza che sia una perfetta rappresentazione del connubio tra buono e sano, rispetto della stagionalità e della tradizione che si rinnova. Il progetto si è evoluto portando il brand oltre i confini della Campania in Lombardia con tre sedi a Milano (via Luini, via dell’Orso e via De Amicis), una in Basilicata a Matera, una in Piemonte a Torino e la più recente in Toscana a Firenze. Nuove aperture sono in programma già nel 2021. DaZero ha dato vita ad una propria filiera corta, con artigiani e agricoltori con cui viene condivisa la filosofia della dieta mediterranea, che non è solo cibo, ma espressione di una profonda cultura della convivialità. Sono state create originali contaminazioni con i nuovi territori in cui la catena di pizzerie è presente.

PERSONAGGI ED INTERPRETI:

Ideatori del progetto Giuseppe Boccia, Paolo De Simone e Carmine Mainenti che nel 2014 hanno aperto la prima sede a Vallo della Lucania (SA), culla della dieta mediterranea (patrimonio Unesco). Nella foto un dipendente della catena.

L’ABBIAMO SCELTO PERCHÉ:

DaZero ha anche creato prodotti a proprio marchio, come il pomodoro Incontro, un’iniziativa creata grazie al rapporto di fiducia con uomini e donne che in Cilento producono eccellenze.

Un’attenta selezione delle migliori materie prime, protagoniste di una carta che insieme con le pizze annovera anche piatti dal twist internazionale, unitamente al mood ricercato ed elegante dei locali e alla professionalità del servizio, ne fanno un’insegna unica nel suo genere. Il nome stesso e il payoff ‘La qualità in testa’ stanno a incarnare l’ostinazione nel raggiungere il massimo sotto tutti i punti di vista, con un occhio attento anche alla sostenibilità (come l’utilizzo di forni elettrici alimentati a energia green) e al mantenimento dei livelli occupazionali, nonostante la crisi pandemica, grazie agli utili reinvestiti. Oltre che per una diffusione capillare sul territorio di Milano – tre location in altrettante posizioni strategiche – Cocciuto si contraddistingue anche per una presenza particolarmente attiva sui social, che permette un contatto diretto e continuo con i clienti. Tutto questo ha contribuito alla crescita veloce del brand, che ora si prepara ad abbracciare altre sfide diversificando la proposta attraverso l’ideazione di nuovi format ispirati, però, alla stessa scala di valori. Sono poi allo studio nuovi format, per una sempre maggiore internazionalizzazione. Lo sviluppo di Cocciuto prevede per il 2021 un piano articolato di nuove aperture (in primis il nuovo locale di via Procaccini, a Milano) anche fuori dalla Lombardia, dove l’insegna è pronta a sbarcare in Sicilia, a Catania. Nuove aperture in programma anche in Liguria ed Emilia Romagna.

PERSONAGGI ED INTERPRETI:

Cocciuto nasce da un’idea di Michela Reginato e Paolo Piacentini, appassionati imprenditori, con l’intento di portare innovazione nel concept della ristorazione moderna.

L’ABBIAMO SCELTO PERCHÉ:

Dall’esperienza di Cocciuto è nato Sberla, nuovo marchio che ha come obiettivo ‘prendere a sberle’ qualsiasi accezione negativa di fast food. Tre dark kitchen che ben presto diventeranno locali fisici, per rivoluzionare il segmento attraverso una proposta rispettosa di ambiente, animali e filiera produttiva.

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