In Champagne, il termine “millesimo” è generalmente ritenuto sinonimo di eccellenza per le grandi Cuvèe de Prestige, considerate le migliori in assoluto. Ma Laurent Perrier , da sempre, con Grand Siècle va controtendenza: infatti, la Maison è da sempre convinta che sia l’arte dell’assemblaggio a consentire la creazione della “annata perfetta”. L’espressione dell’annata perfetta è quella di un grande vino che ha sviluppato una profonda intensità e complessità aromatica, riuscendo a mantenere nel tempo freschezza e acidità. E offrendo all’appassionato sensazioni irripetibili. Questo è un aspetto fondamentale dello stile Laurent Perrier, ovvero di saper andare ben oltre i “millesimi rari”. “Scegliere tre annate eccezionali e, per ognuna di esse, selezionare il meglio, a partire dai Grands Crus scelti dalla Maison fra i 319 crus esistenti in Champagne per esprimere lo stile Grand Siècle.
Una selezione rigorosa, indispensabile per permetterci di ricreare l’annata perfetta”, ci dice M.me Lucie Pereyre de Nonancourt, quarta generazione alla guida della Maison, Brand Ambassador della Maison condotta dalla storica famiglia.
Un tasting eclusivo per le anteprime di Grand Siècle
So Wine So Food ha avuto modo di riscontrare il valore di questi assemblaggi durante un tasting esclusivo, alla presenza di Edouard Cossy, Global Director e di Stefano Della Porta, Direttore commerciale di Laurent Perrier. Si è svolto nei giorni scorsi presso il ristorante D’O, dello Chef bistellato Davide Oldani. Presentate in anteprima alla stampa, le Iterazioni di Grand Siècle, la n. 23 e la n. 25 hanno goduto dell’abbinamento con i piatti del grande Chef di San Pietro all’Olmo.

Lucie Pereyre de Nonancourt, Edouard Cossy e Stefano Della Porta
Le “Iterazioni” di Grand Siècle
Grane Siècle n. 23, in magnum, ha visto l’assemblaggio di tre annate, la 2006, la 2004, la 2002 (invecchiamento: 14 anni sui lieviti), che hanno conferito al prodotto una stoffa. Un’eleganza e un carattere immutabili nel tempo, grazie anche al sapiente utilizzo di Chardonnay (58% e Pinot Noir 42%), i vitigni di cui si compongono le iterazioni.
La Iterazione n. 25, forte dell’utilizzo degli stessi vitigni in percentuali leggermente diverse ( rispettivamente 60% e 40%), ha visto assemblate le annate 2008, 2007 e 2006. Elaborato a partire da una scelta di 9 dei 17 Grand Crus di Chardonnay e Pinot Noir, con un invecchiamento di 12 anni sui lieviti. Questo Champagne esprime una eleganza e una forza diretta, avvolgente, che prelude a una freschezza di notevole persistenza. Una degustazione che ben esprime la filosofia della Maison e che fa riflettere sul concetto di “annata perfetta”, nel segno della esaltazione dell’arte dell’assemblaggio, che si fonda su principi ormai divenuti espressione del dna della prestigiosa Maison.
Come ha ribadito Stephan Montjurides, figura storica di Laurent Perrier in Italia, degustando altre fantastiche Iterazioni – la n. 22 (magnum) e la n. 24- durante il lunch da Davide Oldani, la Maison ha sempre lavorato sull’arte dell’assemblaggio, al fine di creare l’annata perfetta che, da solo, nessun millesimo ci potrebbe garantire.