Da street food e laboratorio, il format dello gnocco fritto emiliano apre il suo bistrot a Castellanza, nel varesino, insieme alla sua Amministrazione comunale e alla Cooperativa La Banda
Lo street food di Gnoko on the Road, anche laboratorio artigianale in via Tiepolo a Milano, diventa un bistrot con 60 posti a sedere. Dopo lo sposalizio con il progetto sociale de la “Corte del Ciliegio, Ricominciamo dalla Famiglia di Castellanza”, si inaugura un nuovo ristorante dove gustare ricette emiliane e gnocco fritto con salumi. Insieme alla Cooperativa La Banda e l’ amministrazione Comunale di Castellanza, si amplia l’offerta del take away fondendo onlus e privato in un’ottica di inserimento lavorativo per giovani in condizione di fragilità all’interno dello spazio la Corte del Ciliegio.
Ad oggi più di trenta tra ragazzi e ragazze hanno potuto sperimentarsi all’interno del progetto attraverso tirocini, borse lavoro e veri e propri contratti di assunzione. La nuova fase della Corte del Ciliegio mira a rendere lo spazio aggregativo, inclusivo, educativo a misura di famiglia, dove i bambini possano anche divertirsi con la presenza di animatori professionisti.
Tra le curiosità, la birra artigianale avrà il suo gusto sociale grazie al Birrificio Vecchia Orsa, una cooperativa emiliana che impiega ragazzi con diversa abilità. “Una nuova ed entusiasmante avventura”, raccontano Martina Frattini e Andrea Morettini, i fondatori del primo food truck che è diventato subito di tendenza, tanto da aprire il primo bistrot di quello che vuole diventare un franchising. “ Un progetto che sposa anche i nostri intenti, vogliamo che Gnoko on the road sia popolare e possa formare e trasformare dei giovani ragazzi in uomini, in un ambiente di lavoro sereno e controllato”.
Con questa nuova avventura l’offerta di Gnoko on the road si amplia, mantenendo l’anima emiliana: lasagne bolognesi, erbazzone di verdure e tortelli ripieni di spalla cotta di San Secondo, Parmigiano Reggiano e confit di cipolle caramellate.
“IL” gnocco fritto è una prerogativa emiliana per distinguerlo dalla pasta fritta di qualsiasi altra città italiana: meglio non pronunciare il determinativo maschile in questo ristorante! Una ricetta gelosamente custodita e tramandata dalla nonna emiliana di Zibello di Martina che, oggi, nutre i bimbi della Corte del Ciliegio.