Mai sentito Gualdo Cattaneo? Un piccolo borgo umbro che riscrive la sua storia grazie a due imprenditori visionari
Giorgiana Guidi e Raffaele Tomaino, coppia nella vita e nel lavoro, sono due imprenditori romani che hanno creduto e investito nel progetto Il Grottino Hosteria e Residence. Hanno scelto con cura ogni dettaglio. Girando l’Italia in lungo e in largo avevano già in mente di avviare questo tipo di attività in un borgo d’Italia. Dunque la scelta ricaduta su questo piccolo borgo di Gualdo Cattaneo non è casuale ma frutto di una ricerca e di un innamoramento a prima vista.
Hanno deciso di modellare il proprio sogno e di cucirlo su misura sull’ex canonica in disuso del paese che hanno ristrutturato fino ad avere lo splendido aspetto che vediamo oggi.
Un palazzetto del gusto che è anche una struttura ricettiva, con quattro camere (due matrimoniali, una tripla e una quadrupla su due livelli). Locali ampi e luminosi con una suggestiva vista sulla piccola piazza e sul campanile del paese.
Ma arriviamo al pezzo forte, l’offerta culinaria e gastronomica
L’Hosteria rappresenta la meta ideale per chi è alla ricerca di un’esperienza autentica tra i profumi e i sapori tipici dell’Umbria. Materia prima ricercata, prodotti a km 0 e ricerca del bello. Per non parlare del calore dell’ospitalità di un team calibrato da Giorgiana e dalla responsabile Luisa Minrath.
In cucina lo chef Marco Micucci, perugino doc, e alla brace l’esperto Damiano Morici. Tradizione, qualità e voglia di novità rappresentano il leitmotiv dell’attività.
Gli antipasti
Qualità e territorio li ritroviamo nei salumi dell’azienda Torrebrado specializzata nell’allevamento di suini allo stato semi-brado, e nei formaggi dell’azienda di Formos, frutto di una ricerca attenta di aziende locali virtuose.
Da acquolina il tortino di patate con cremoso di parmigiano e tartufo nero di Norcia, ma senza eguali il paté di fegatini di pollo con flan di ricotta e tartufo, pane alle noci e cioccolato fondente.
I primi: La stagionalità del menu propone piatti come i maltagliati di farina di farro e canapa con ragù rosso di cinghiale, o ancora i canestrelli ai funghi porcini, con crema di caprino, porro croccante e crumble di noci. Tutta la pasta fresca viene realizzata dal pastificio la Spiga.
I secondi: Tra le vie del Sagrantino non poteva mancare il maiale abbracciato sfumato al Sagrantino e guanciale croccante. Non volendo però scontentare nessuno, nel menu viene proposto anche il baccalà, sempre rivisitato, con panatura al panko, perle di mango e salsa yogurt. L’azienda di riferimento per il baccalà e per le carni pregiate come la manzetta prussiana è Jolanda De Colò. All’interno a vista è presente un grande braciere alimentato con legni differenti dove vengono cotte le carni di una ricca selezione nazionale, locale e internazionale.
I dolci: Tra i grandi classici il tiramisù del Grottino e lo scrigno di pasta frolla con pere e cannella su crema inglese calda. Veramente gradevole e confortevole, come a casa, è bere il caffè che viene servito al centro del tavolo con la moka.
L’obiettivo dei proprietari
“Animare questo spettacolare borgo, rendendolo una meta dove trascorrere una piacevole serata per i visitatori locali e un luogo di cui innamorarsi per i turisti”. Per questo durante il weekend offrono intrattenimento musicale con spettacoli e musical jazz, proprio per far vivere il borgo ai propri ospiti a 360 gradi e per far rivivere il paese stesso. Il riscontro c’è già stato poiché ha iniziato a ripopolarsi, ottenendo molte visite e riscontri più che positivi.
Nasce così anche la Bottega, una sorta di dispensa a vista a due passi dal Grottino dove è possibile acquistare i prodotti utilizzati nel ristorante.