Due chiacchiere con Loris Indri, executive chef all’Hotel Londra Palace. Che chef!
Chef Loris Indri. Friuli, Londra, Parigi, Venezia. Un percorso ricco di scoperte e dialogo con terre tra loro diverse che porta dritto alle sue creazioni. Nell’intervista rilasciataci, chiara è stata la sua eleganza, la stessa che si incontra nei piatti che propone all’Hotel Londra Palace, di cui è executive chef. Un bagaglio ricco di sapori, dunque, che si sposa con l’esigenza di amare e onorare la tradizione lasciandosi però guidare dal flusso dell’innovazione.
Sul suo cammino, molti sono i grandi nomi che ha incontrato, contribuendo ad arricchire la sua esperienza, aiutandolo alla conquista del suo stile, della sua firma, senza per questo, “abbandonare” la sua terra d’origine, il Friuli. “Ma chef – gli chiediamo – cosa porta di questa terra nel menù di uno dei ristoranti più importanti in Italia?”. Per una attimo ci pensa e poi ci risponde che appena può, di quella terra cerca di riproporne la filosofia. La filosofia? E come si mangia la filosofia? “Attraverso i colori e sapori di questo territorio”, ci dice. E ci siamo. Quante volte abbiamo sentito questa parola, territorio, che a ben guardare, più che una moda, è una inversione di rotta nel mondo enogastronomico. Se prima si guardava oltralpe, oggi si guarda dentro i propri calici e dentro i propri piatti, al fine di valorizzare le ricchezze del Belpaese. E come si fa? Ecco l’altra moda-parola che anche in questa intervista incontriamo: tradizione, infatti chef Indri ci dice che “dalla tradizione ci si evolve, ma è da qui che si parte”. In questa ricerca, comunque, ci tiene a farci sapere che non c’è mai esasperazione. Anzi! Proprio i suoi viaggi, (a chef Indris piace molto viaggiare e appena può corre da qualche parte del mondo…beato Lei chef!) restano fonte di ispirazione e di novità a cui attingere, anche perché bisogna tener conto che, come ci dice, “i più forti chef del mondo sono all’estero” (sicuro chef?).
[widgetkit id=”162″ name=”Gallery Bottom – chef Indri”]“Dalla tradizione ci si evolve, ma è da qui che si parte”
– Loris Indri –
Grande chef, grande ricerca, grandi piatti, ma ora vogliamo giocare un po’ e così “chef –gli diciamo- a domande lampo, corrispondono risposte lampo, ok? Ci sta?”, e Chef Indri ci sta. Volete sapere qual è il peccato di gola che gli resta difficile da confessare, nonché suo piatto preferito? E’ lei, la pizza! (un po’ sbalorditi ci siamo rimasti pure noi); ciò che odia nella sua cucina è la monotonia, ciò che ama, invece, è sperimentare. L’ingrediente che trova inutile? La chimica. Non gli è piaciuto Masterchef. Non ha ancora provato la bistecca di bisonte, mentre troppe volte (sì sì qui “troppe volte” sta proprio per noia) ha saggiato la frittura d pesce. In cosa è imbattibile chef Loris Indri? Nelle paste ripiene (prima di rispondere un uhmmm di riflessione: modestia, ma di certo saranno tante le cose in cui eccelle, chef!). In cosa invece non eccelle chef Indri? “In niente”. Sorridiamo entrambi. Infine, gli chiediamo, “è felice chef?” Sì, chef Indri è felice e la sua felicità gli dà la libertà di poter esprimere le sue idee in e attraverso il meraviglioso mondo di profumi e sapori della sua cucina ai quali vogliamo brindare con un calice di Franciacorta, il suo vino preferito.