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Dal 28 agosto al 1 settembre la città di Bergamo proietta la VI edizione del festival che unisce cibo e cinema

Il Food Film Festival, manifestazione dedicata al cinema gastronomico, torna per il sesto anno consecutivo nella città di Bergamo. Anno dopo anno ha saputo conquistare l’interesse di molti tanto che in questa edizione sono state oltre 500 le candidature provenienti da tutto il mondo.

Le pellicole in concorso sono ben 31. Selezionate dalla giuria, si contendono adesso i premi delle diverse categorie: FOOD MOVIE (fiction e film di narrazione), DOC (documentari, reportage, inchieste) e ANIMATION ( film di animazione). Una kermesse dedicata al cibo e al cinema ma anche alla conoscenza: durante le giornate tanti gli appuntamenti collaterali con laboratori, degustazioni, performance artistiche, letture e  proiezioni fuori concorso. In più due tavole rotonde dove si parla di cibo e il suo ruolo nel futuro. 

Fra i film in gara ci sono le produzioni  italiane di Clio Sozzani e Claudia Palazzi, che portano sullo schermo l’incontro tra Yao, l’artigiano dei noodle cinesi e il pastaio toscano Amedeo e  il racconto di una vita da pescatore di Pescamare, per la regia di Andrea Lodovichetti. Fra gli altri c’è Chef, film olandese che  si focalizza sul mondo della ristorazione attraverso il punto di vista di 5 chef che lavorano tra Paesi Bassi e Belgio, e svelano problemi e criticità del settore. E poi il docu-film inglese sulla storia dello chef indiano Vikas Khanna, che ha trovato successo a New York (Buried Seeds). Invece, nella sezione Food Movie interessante è lo spot che promuove la città di Napoli attraverso il suo patrimonio gastronomico e la webserie in 7 episodi Rossini, Music for the Palate. Racconta dell’incontro tra un influencer dei giorni nostri e il famoso compositore buongustaio. Per il capitolo Animazione: il mito della creazione di Eve of, la proposta di matrimonio al ristorante di The Proposal, la storia di un uovo nato in un mondo crudele (Yolk).  

Durante le giornate, oltre alle proiezioni in gara, anche pellicole fuori concorso alle quali il pubblico può assistere. Fra queste, i docufilm che raccontano come la cucina di oggi sia ispirata dalle contaminazioni culturali e o come dall’accostamento di ingredienti molti lontani fra loro possano nascere piatti nuovi con un bagaglio di storia e conoscenza enorme. Da non perdere l’omaggio a Ermanno Olmi e al suo capolavoro l’Albero degli zoccoli, ricordato dalla regista Federica Ravera con Albero Nostro: un documentario ricco di aneddoti e ricordi che saranno condivisi con la platea di piazza Mascheroni.

Tre giorni densi di appuntamenti dove protagonista è il cibo, ma anche la cultura della buona e sana alimentazione, tema che nella società di oggi sta tornando di grande interesse. Cinema Food Festival aiuta a diffondere proprio questo messaggio, e con il suo eco promuove tutto ciò che riguarda il vasto mondo della gastronomia a livello internazionale.



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