Rino Mini ha scelto la splendida Santarcangelo di Romagna per creare un locale dal design unico: un perfetto connubio fra un glorioso passato e un futuro luminoso
Tanto tempo fa, agli inizi del ‘900, due giovanissimi emigrati provenienti dall’incantevole Santarcangelo di Romagna, Giuseppe e Anita Semprini, si incontrarono fortuitamente a Chicago. I due decisero di sposarsi e di aprire a Chicago un negozio di ferramenta. Gli affari andavano bene, fino a quando su di loro si abbatté la scure della malavita. Gli uomini di Al Capone decisero, infatti, di incendiare la fiorente attività. I giovani, spaventati, tornarono, quindi, nel loro borgo natio in cerca di riscatto e nel 1921 inaugurarono la loro nuova ferramenta in Piazza Ganganelli, attività che si rivelò talmente redditizia da inglobare gli spazi dell’attiguo Ristorante del Commercio. A causa del mancato ricambio generazionale, la ferramenta Semprini fu costretta nei primi anni del 2010 a chiudere i battenti ma grazie all’intervento di Rino Mini, Presidente del gruppo Galvanina, colosso romagnolo del settore beverage, la celebre Ferramenta ha ripreso vita come punto di riferimento enogastronomico di Santarcangelo.
Ferramenta si presenta come un locale dall’eccentrica identità: uno stile non ascrivibile a nessun canone preesistente, un ristorante che fa della sana autenticità la sua arma vincente. All’interno delle possenti mura quattrocentesche troviamo enormi banconi in legno, sontuosi lampadari realizzati con una cascata di bottiglie Galvanina Century, teche per il vino in ferro battuto, celle con sistema di climatizzazione ad ozono per una perfetta frollatura delle eccellenti carni in menù, originali divanetti in pelle.
Ogni sala è un concentrato di design senza tempo, di buongusto che, come un filo invisibile, collega armoniosamente il passato con il presente.
Tra i tanti motivi di design si rimane deliziosamente assorti nella contemplazione di un’intera parete dedicata all’esposizione di prodotti gastronomici d’eccellenza a marchio “Ferramenta”, acquistabili in loco.
Lo stile originale del locale però fa capolino anche nella cucina a vista dove sono presenti strumenti d’avanguardia come un forno alimentato a carbonella di legno di mangrovia cubana che non produce fiamma e non emana alcuna esalazione. Oltre a una importante cantina, Ferramenta può vantare una propria birra, bionda e cruda, tipo Lager prodotta dallo storico birrificio romagnolo Amarcord su specifica ricetta di Rino Mini. La bevanda viene contenuta in due serbatoi a vista e spillata in apposite crowler da 750 ml.
La ricca proposta gastronomica del locale è, neanche a dirlo, all’insegna della qualità: si passa da pregiatissime carni, provenienti da ben 12 Paesi a pasta fresca fatta in casa, fino ad arrivare a una pizza d’autore realizzata dal mastro pizzaiolo Mimmo Fabozzi. Proprio con Mimmo siamo riusciti a scambiare qualche parola per cercare di scavare ancora più a fondo nella filosofia “Ferramenta”.
Alla domanda “qual è stato il motivo che ha spinto Rino Mini a creare un locale con queste peculiarità proprio in Romagna”, lui ha sottolineato come in questa terra mancasse un ambiente dal carattere fortemente internazionale. Ferramenta è stata la risposta: “fa della contaminazione fra design e cibo il proprio cavallo di battaglia”.
Tavoli, arredi, posate, lampadari e addirittura lattine di birra: nulla è lasciato al caso.
“Qual è l’elemento di design di cui va più orgoglioso?”, gli chiediamo: “sicuramente i lampadari: sono stati creati e realizzati interamente da noi utilizzando bottiglie Galvanina Century usate, a cui è stata donata una seconda vita”.
Constatata la bravura e l’abilità di Mimmo come pizzaiolo, una domanda su un abbinamento esclusivo di sua invenzione ci sembra d’obbligo. “Non posso non consigliare la “Pizza del Ferramenta: pomodori datterini gold, mozzarella di bufala campana, fiori di zucca e salsiccia pepata di Santarcangelo”.