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“Era ora” che un giovane ricredesse nella propria terra

By Maggio 17, 2016No Comments

Chef Pietro Parisi ha scelto di tornare, ha scelto la genuinità.
Ha scelto la sua Terra

Oggi vogliamo raccontarvi di chef Pietro Parisi, lo chef contadino che ha scelto di lasciare i grandi nomi e le grandi città per ritornare a casa. Ecco. Soffermiamoci qui. Ritornare a casa. Casa si sa è dove semplicemente sei libero di essere. Ed è proprio questo il significato del suo ritorno. Essere semplicemente e dare costantemente. Ma un ritorno è sempre una partenza. Chissà quante volte gliel’hanno chiesto, eppure noi da qui vogliamo partire. Perché ha deciso di lasciare i grandi nomi, i grandi ristoranti e le grandi città?

Credere nella propria terra e sfidare gli altri a farlo. Tutto qua. Mettere in gioco tutto quello che ha preso dal suo grande girovagare nel mondo. Qui andiamo oltre la tradizione che un territorio può dare. Qui c’è l’approccio al cibo, all’amore per questa “terra nera”. Permettetecelo. Terra nera che qui non sta per discriminarla ancora una volta. Avete capito di quale terra parliamo, no? Ma noi per terra nera, vogliamo intendere, proprio il colore che il Vesuvio dà ai suoi sinuosi fianchi. E su questi fianchi, chef Parisi sceglie di passeggiare con lo spirito di un contadino, magari di ieri, e proprio “cuoco contadino” è la fierezza che gli ha cucito addosso la sua cucina e la sua proposta che si ispira ai sapori di una cucina in particolare, quella della sua dolce nonna Nannina. Semplicità che per chef Parisi è la chiave del futuro. E’ questo il problema, ci spiega lo chef, “le persone corrono dietro le mode” anche in cucina, lasciandosi dietro tutta la genuinità che un prodotto può dare e la mission del nostro Cuoco contadino è proprio quella di trasmettere la cultura di un prodotto. Proprio questa è l’ispirazione dei suoi libri. Lungi dall’essere libri solo di ricette, sono un racconto dei ricordi di emozioni legati a eventi speciali e semplici, come ad esempio, l’emozione di riunirsi e fare le famose “bottiglie di pomodoro”. Questo è il valore misto a sapori che vuole arrivare ai suoi lettori. A Palma Campania Era ora di riportare a casa tutto questo. Anche se casa nel 2006 fu e tristemente lo è ancora, la temibile terra dei fuochi. Non vogliamo essere sarcastici né insensibili, anzi, siamo fortemente convinti, che sì Era ora che qualcuno credesse così fortemente che in questa terra si può rinascere: “anche se non sono stellato – ci dice – queste sono le stelle più belle che possono nascere” all’ombra di una terra martoriata. Eppure la paura è forte, perciò gli chiediamo come fa a scegliere i suoi produttori. E nonna Nannina torna anche qui: “Mia nonna diceva mogli e buoi dei paesi tuoi, alla fine sai chi agisce in maniera leale e chi no”. I suoi produttori perciò sono dei micro produttori che conosce da sempre, che fanno grandi sacrifici e che vivono solo per la terra. Tanto amore per la madre terra che si esplica in un credo che si manifesta nella concezione che in cucina non esistono scarti.

“Sono solo un cuoco, un artigiano ai fornelli”

– Pietro Parisi –

Etica che lo ha portato ad alzare la coppa del premio dalla Libera Università dei Diritti Umani LUNID. L’opera di Parisi arriva anche nelle carceri con lo scopo di eliminare discriminazioni sociali, motivo per il quale ha aperto di fronte ad alcune scuole una salumeria che offre al prezzo di un euro panino con prodotti del territorio pienamente artigianali. Il cibo è un momento conviviale, non discriminante. E per questo l’unica cosa che cerca e propone nei sui piatti è la forza dei sentimenti, nonché il calore di un ricordo.

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