El Ganassin, la tradizione lombarda incontra le suggestioni asiatiche
Da El Ganassin, il nuovo locale di Milano in zona Washington-Solari, la proposta à la carte è un trattato di modernità facilmente interpretabile. Ogni ingrediente viene combinato con semplicità: quella giusta creatività che lega due culture tanto distanti. El Ganassin diventa un ponte tra la Lombardia e la Cina.
La proposta à la carte
Contemporanea, irriverente, ricercata nelle combinazioni, ma semplice al palato. L’orgoglio della vera cucina lombarda sposa contaminazioni asiatiche. È così possibile gustare la cuboletta alla milanese, un ganassin di vitello cotto nella birra, verze brasate cipollotto, daikon e salsa tonkatsu o dei Dimsum de berghem, il casoncello a mo’ di beijing, classici ravioli chiusi come quelli cinesi, in salsa di burro e di soia, polvere di salvia.
Cenare da El Ganassin è un’esperienza da vivere in compagnia per condividere i sapori e le sperimentazioni, per entrare in contatto con la storia di ogni ricetta, svelandone curiosità e ingredienti. Un percorso che spazia tra sapori antichi e tecniche moderne.
L’esperienza al El Ganassin
“Il ristorante è un progetto che va ben oltre una proposta enogastronomica in quanto è il coronamento di un sogno che nasce dalla volontà di creare una cucina alternativa contemporanea -spiega Feng Ye, proprietario e imprenditore nel mondo della ristorazione milanese da oltre venti anni. Abbiamo -continua- scelto di proporre una selezione di piatti legati alla tradizione con contaminazioni orientali. L’idea di aggiungere ispirazioni lontane a da portare in tavola è nata quasi come una sfida: uscire dall’ordinario per creare qualcosa di nuovo che possa sorprendere ogni palato.”
Gli interni di El Ganassin
Il nome richiama la classica figura milanese, il “ganassa”, ma con un’inflessione gioviale e scherzosa. La sala è luminosa illuminata da lampade lineari e con colori sfumati, gli arredi in legno nelle sfumature dorate rende tutto il locale molto accogliente. Al piano superiore una grande terrazza aperta in tutte le stagioni per un aperitivo o un dopo cena.
Il Menù
Sfogliando il menù inizia il viaggio, ci si immerge in un mondo del gusto. Il benvenuto arriva da una sferetta, una croquette di ricotta e frutta secca su un letto di cavolo rosso condito. Tra gli antipasti, l’anatra non alla pechinese, un petto d’anatra marinato a fettine, edemame e asparagi verdi al vapore. Ma il grande interprete è l’Oeuv panàa, il classico uovo alla milanese cotto a bassa temperatura separato dall’albume, fritto e servito con cavolo nero scottato, umeboshi e gocce di zafferano, confezionato nelle foglioline di oro.
Per chi ama il pesce, il filetto di triglia di scoglio alla plancia, brunoise di verdure, okra fritta e sals adi melograno. Tra i primi piatti merita un assaggio il pizzocchero orientale, soba al burro e salvia, crema di verze e patate e bitto croccante. Tra i secondi le costolette d’agnello sono sicuramente una leccornia, tra quelle da degustare solo qui. Si tratta di zucca e patate, funghi cardoncelli e salsa pechinese, tra il pescato, il trancio di rombo per il piatto “dal fiume al mare” servito con taccole allo yuzu, crema e chips di topinambur.
L’entusiasmo di un pasto a El Ganassin si conclude con il dessert come Tea-ramisù che si alterna perfettamente con un cannolo siciliano fatto di ricotta di pecora. Una millefoglie allo yuzu, arance candite cremoso di Nikka whisky.