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Damilano è la cantina storica del territorio di Barolo, dalle tradizioni antiche, ultracentenarie,  l’attività della famiglia inizia nel 1890

Innumerevoli le cantine di Barolo, ma quelle portatrici e ambasciatrici della storia di un territorio eletto a Patrimonio Mondiale Unesco, sono rare e da custodire con particolare attenzione. Damilano è una di queste: nel 1890 quando, nel comune di Barolo, Giuseppe Borgogno, bisnonno degli attuali proprietari, inizia a coltivare e vinificare le uve di proprietà. 

Dal 1997 la conduzione dell’azienda è in mano ai tre nipoti: Guido, Mario e Paolo Damilano.

Una nuova generazione che, nell’ottica di dare continuità dalle conoscenze del passato che si adeguano al presente, ha sin da subito lavorato per la valorizzazione del vitigno principe delle Langhe, il Nebbiolo e, in special modo, per mettere in bottiglia le menzioni geografiche più vocate, prima fra tutte Cannubi: uno dei territori più preziosi di tutta l’area del Barolo, da sempre famoso per donare vini di grande eleganza, complessità e longevità. Da questa celebre collina, l’azienda può vantare ben due cru: il Barolo Docg Cannubi e il Barolo Docg Riserva Cannubi “1752”. Il primo interpreta magistralmente l’approccio rigoroso della famiglia a questo territorio unico e amato, mentre il secondo vuole rappresentare la “summa” della filosofia produttiva. 

Barolo Docg Riserva Cannubi “1752”

Nasce con la vendemmia 2008, quando l’azienda decide di valorizzare ulteriormente il nucleo storico della sua menzione geografica Cannubi, situata nella parte più a sud, caratteristica di eccellenza per la maturazione dei grappoli. È l’essenza del cru di Cannubi al quale Damilano ha dedicato un grande lavoro per valorizzare la sua eccellenza, storica e di florida produzione.

Il prestigio di queste uve è determinato dalla particolare composizione del terreno caratterizzato da terreni composti da marne appartenenti a ere geologiche diverse. L’elevata presenza di sabbia fine conferisce ai vini profumi intensi, con spiccate note fruttate di ciliegia e prugna e di evoluzione come tabacco, rosa e viola : elementi che garantiscono al Barolo una qualità esclusiva e uno stile raffinato magistralmente interpretato dalla famiglia Damilano.

Barolo Docg Riserva Cannubi ”1752” 

Il Barolo Riserva 1752 è un’etichetta di grande prestigio, realizzata in un numero limitato di bottiglie e che rappresenta uno dei più alti vertici qualitativi, non solo di questa storica cantina delle Langhe, ma anche della sua denominazione. Di seguito, brevemente, la descrizione delle annate presentate in occasione di una  doppia degustazione: una orizzontale dei vari cru dell’annata 2016 e una verticale della linea 1752 Riserva Cannubi, entrambe abbinate ai piatti di Andrea Aprea, nel suo omonimo ristorante milanese di Corso Venezia 52. 

  • Annata 2008

Il 2008 non è stata un’annata semplice. E’ stato un periodo particolarmente piovoso tra maggio ma, dalla fine del mese di agosto, si è verificato un lungo periodo di oltre cinquanta giorni di tempo stabile, spesso soleggiato, senza piogge significative, con temperature miti durante il giorno e fresche di notte, che ha favorito la maturazione delle uve. Il tempo asciutto, freddo di notte e mite di giorno, hanno portato l’uva Nebbiolo a qualità eccellente, al di sopra di ogni più rosea aspettativa. La vendemmia si è rivelata una delle più tardive dell’ultimo decennio, ma ha premiato i grandi cru, conferendo a questa Riserva una grandiosa struttura, freschezza e complessità fuori dal comune.

  • Annata 2009

Le abbondanti nevicate dell’inverno e un inizio di primavera piovoso hanno garantito un’ottima riserva idrica nel terreno, fondamentale per l’estate. I Barolo 2009 sono vini importanti, ispirati soprattutto al carattere della pienezza, che al profumo si manifesta con l’ampiezza e la forza aromatica e al sapore con la struttura e la lunga persistenza.

  • Annata 2010

Annata caratterizzata da un inverno rigido e particolarmente prolungato rispetto ai precedenti, che hanno però garantito un’importante riserva idrica nel terreno; mentre, le alte temperature di aprile e maggio, hanno favorito un ottimo germogliamento e una buona vigoria. 

Il Nebbiolo si è presentato al raccolto con grappoli perfettamente sani con ottima gradazione zuccherina, acidità sostenute ed equilibrate, polifenoli maturi e in quantità tali da assicurare grande longevità ai vini rossi da invecchiamento.

  • Annata 2011

La vendemmia 2011 si ricorderà come un’annata fuori dagli schemi : molto precoce e con rese in vigneto non eccessive.

Le temperature elevate del mese di Aprile hanno causato un inizio di stagione vegetativo anticipato, mentre in estate si sono registrate temperature medie giornaliere molto elevate che hanno portato alla maturazione anticipata delle uve. 

I Barolo 2011 sono vini che danno soddisfazioni sin da subito dove la rotondità dei tannini è ben presente sin ai primi incontri olfattivi.  

  • Annata 2013

La vendemmia 2013 sarà ricordata come “vintage”, e cioè nei tempi tipici di una ventina di anni or sono quando gli ultimi nebbioli si coglievano nelle nebbie autunnali. 

Aprile e maggio sono stati caratterizzati da abbondanti precipitazioni, mentre a giugno le condizioni atmosferiche sono migliorate che hanno portato a un’estate non esageratamente calda con un’ottima disponibilità idriche che ha preservato e aiutato lo sviluppo vegetativo delle piante. Il Nebbiolo che ne è derivato, vitigno che di solito trae maggiori vantaggi nella parte finale di stagione, ha goduto delle alte temperature settembrine, favorendo la nascita di vini adatti all’invecchiamento, longevi e ben strutturati. 

  • Annata 2015

La 2015 è una delle migliori vendemmie degli ultimi anni dove le abbondanti nevicati hanno consentito un ottimo approvvigionamento idrico. Il contrasto con, invece, le alte temperature del mese di Luglio, ha favorito un’ottima maturazione delle uve a Nebbiolo e con conseguenti vini strutturati, eleganti e longevi. Una grande annata, dunque, da ricordare e da gustare. 

Barolo Docg

L’azienda produce prevalentemente vini rossi e la loro eccellenza trova nel Barolo il suo ambasciatore più rappresentativo. Cannubi, Riserva Cannubi “1752”, Brunate, Cerequio, Liste e il nuovo Raviole sono le menzioni geografiche dell’azienda e si distinguono per uno spettro organolettico anche molto diverso tra loro, ognuno figlio delle specifiche caratteristiche della sua terra.

Nello specifico, si potrebbero presentare così: l’eleganza del Cannubi, dai profumi intensi di ciliegia e prugna, rosa e viola in evoluzione; il ricco e suadente Brunate con sentori di tartufo; la complessità e l’intensità del Cerequio, cru molto particolare-  dal punto di vista ambientale a causa dei venti freddi che spirano sulla zona- che dà origine a vini tannici e potenti; il Liste, asciutto, corposo, pieno e resistente e il Raviole, il neo nato nella collezione dei baroli Damilano – menzione geografica situata nei pressi di Grinzane Cavour – , che si presenta vivace, fruttato e fresco, caratteristiche che nel bicchiere si traducono in un sapiente equilibrio di dolcezze e piacevoli acidità. 

Annata 2016 : la degustazione

Una tra le migliori annate. L’inizio di stagione è stato, infatti, caratterizzato da temperature miti e scarse precipitazioni, dove il vero freddo è arrivato solo nella primavera.

Le giornate soleggiate e asciutte si sono susseguite ad agosto e per tutto il mese di settembre, alternate a temperature più miti con escursioni termiche che hanno assicurato la produzione di uve a bacca rossa destinate, in particolare, alla produzione di Baroli: complessi e netti all’olfatto, adatti a lungo invecchiamento e molto aromatici. 

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