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Nuova apertura: la pizza romana di Crunch conquista Talenti

Ha preso il via nella Capitale il progetto nato dagli imprenditori Federico Del Moro, Alessandro Leone, Federico Coniglio e la HS GROUP.

Un nuovo format che ha visto trasformare la pizza napoletana by Dazio in una pizza romana doc che fa “crunch” veramente dal primo all’ultimo morso.

Una pizza studiata ad hoc, più moderna che romana, con un impasto diretto lievitato 48 ore con una farina medio forte e una percentuale di farro, stesa rigorosamente a mano, dal bordo leggermente più alto. Una rivoluzione studiata dall’entrante pizzaiolo Davide Romano. L’equilibrio perfetto tra croccantezza e scioglievolezza.

A differenza di Dazio, per motivi strutturali, il forno qui non è a legna ma a gas, dando invece ottimi risultati con una cottura omogenea e una gestione più semplice.

Un menu vasto, con la possibilità di scegliere il livello di complessità del gusto. Tre menu specifici che vanno dalle pizze CrunchEASY” (come la margherita con bufala con pomodoro san marzano, bufala campana e basilico), a quelle “MEDIUM” (come la double cicoria con mozzarella, bon bon di salsiccia di prosciutto, crema di cicoria e cicoria di campo ripassata) fino ad arrivare alle “HARD“(come la Apple PIG con pancia di maiale arrotolata, mela flambata, rosmarino fritto e sedano rapa in crema). Ricerca e alta qualità dei prodotti rappresentano il comun denominatore.

Una selezione di fritti veramente sui generis.

Come la crocchetta iberica (cuore di taleggio e slide di patanegra); la vegancrock (tempura giapponese con cavolo patchoi, cavolo cappuccio, verza rossa, maionese vegana all’aneto) e più di tutti, il sushimbocca (rolls di saltimbocca alla romana, scottona, salvia, pepe sichuan, pecorino di Pienza semistagionato, prosciutto crudo San Daniele 18 mesi, spicy mayo).

I dolci sono invece studiati in collaborazione con Antonio Scarfone (fondatore di deCore gelato creativo, 2 coni Gambero Rosso) per una selezione di cookies e semifreddi.

L’offerta pop di Crunch: design e cocktail pairing

Una proposta divertente, giovanile, eccentrica. Tra le installazioni led il nero, il giallo e il turchese dominano la sala che ospita 60 coperti con un ampio dehors esterno che arriva fino ad altre 80 sedute.

Il cocktail pairing non ci è nuovo. Rappresenta un po’ l’ultima moda, ma come tutto, il come lo si realizza fa la differenza. Piacevolmente sorprendente lo sposalizio studiato da Elisa Pelagalli. Una drink list sapientemente pensata che riparte dal gusto e dagli ingredienti delle proposte food.

Consigliati il CrunchyMule (vodka infusa alla salvia, sciroppo al rosmarino, lime, ginger beer, celery bitter), fresco e profumato. O ancora l’AmericanBeauty (campari, vermut bianco, cointreau, angostura orange, spuma di birra) a ricordare la birra.

Per accontentare tutti la birra non può mancare ed è presente nel menu sia in bottiglia che alla spina con la Birra del Borgo.

Aperti sin dall’aperitivo, tutti i giorni tranne il lunedì. Da provare!

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