14 e 15 aprile, l’evento ideato e organizzato da Andrea Franchetti, patron dell’azienda Passopisciaro. In degustazione 72 vignaioli con le loro nuove produzioni
In uno scenario da lasciare senza fiato dentro le mura di Castello Romeo, in provincia di Catania, si è conclusa da poco la nuova edizione di Contrade dell’Etna con un 72 produttori in degustazione.
La manifestazione nasce da un’idea di Andrea Franchetti, produttore di Passopisciaro, che grazie alla sua voglia di dare lustro all’eccellenza produttiva dei vini dell’Etna, ha dato visibilità a tutte le cantine della zona.
Come storia racconta, le Contrade erano antiche proprietà che nascevano su colate laviche sgorgate, spalmate e raffreddate in varie epoche, di diverse profondità; per questo l’uva che cresce su questi terreni cambia sapore già a pochi metri di distanza e la Contrada appare come vero Cru su alcuni fianchi dell’Etna.
Una manifestazione che dà la possibilità di degustare vini di incredibile eleganza ed equilibrio quando si riescono a reperire annate più pronte. Qualche incongruenza per il fatto che molte aziende hanno deciso di portare le ultime annate imbottigliate mentre altre hanno preferito interpretare in maniera estrema il concetto di en primeur proponendo solo campioni di botte. Per i vini bianchi o rosati la scelta avrebbe anche senso, ma peri rossi che ancora devono svolgere malolattica potrebbe essere più problematico per un pubblico con un palato meno tecnico a capire la vera potenzialità di questi vini.
Concludendo, possiamo dire che i vini dell’Etna si confermano tra i migliori in circolazione: a dimostrarlo sono anche i numeri con i prezzi delle etichette in continua ascesa. Altro segnale importante sono le esportazioni che riguardano il 75% della produzione. Non è un caso se buona parte degli operatori presenti al Castello Romeo veniva da lontano.