La prima DOCG (denominazione di origine controllata e garantita) d’Abruzzo: Colline Teramane Montepulciano d’Abruzzo
Il Consorzio di Tutela Vini Colline Teramane è stato fondato nel 2003 con l’obiettivo di tutelare, valorizzare e promuovere questa denominazione. Questa zona geografica incantevole è caratterizzata da una varietà di ecosistemi, con colline ricoperte di vigneti e uliveti, campi coltivati, boschi, borghi e monumenti storici.
In onore a questa denominazione è stata dedicata una giornata all’interno dell’ incantevole Spazio Niko Romito per scoprire le tradizioni e la cultura delle Colline Teramane attraverso la degustazione di 22 vini di aziende produttrici della DOCG.
L’area di produzione delle Colline Teramane si estende su una superficie di 172 ettari, distribuita tra i comuni della provincia di Teramo. La sua posizione geografica è caratterizzata da colline che scendono verso il mare Adriatico a est e dalla presenza imponente del Gran Sasso e dei Monti della Laga a nord-ovest. Questo ambiente favorisce una buona ventilazione grazie alle brezze di mare e di montagna. I terreni argillo-limosi, combinati con una piovosità ben distribuita durante l’anno e un clima temperato con notevoli escursioni termiche, creano condizioni ottimali per il Montepulciano. Le quattro valli attraversate dai fiumi Vomano, Tordino, Salinello e Vibrata forniscono una riserva idrica essenziale per gli agricoltori. Uno studio condotto dall’Università di Teramo ha evidenziato le potenzialità vitivinicole di questa zona, confermando la scelta sagace degli agricoltori nel coltivare i vigneti nelle aree più favorevoli.
La storia
La storia della viticoltura nelle Colline Teramane risale a tempi antichi, addirittura ci sono testimonianze del II sec. a.C. dallo storico Polibio. Nel corso del tempo l’agricoltura vinicola subì alti e bassi a causa della fillossera e dell’emigrazione, ma dagli anni ’50 si assistette a una rinascita grazie alla gestione diretta dei viticoltori e alla creazione di aziende private. La determinazione dei produttori delle Colline Teramane li portò a distinguersi sui mercati internazionali, ottenendo nel 1995 il riconoscimento come sottozona e nel 2003 la denominazione indipendente DOCG, la prima dell’Abruzzo.
La peculiarità delle Colline Teramane risiede nella loro dedizione alla qualità, che si traduce in pratiche agricole sostenibili e un disciplinare di produzione rigoroso. Le aziende agricole, molte (circa il 70%) delle quali certificate biologiche o adottanti metodi di lotta integrata e biodinamica, preservano questo meraviglioso territorio.
Novità: si unirà al consorzio di vini d’Abruzzo
Il disciplinare di produzione è estremamente più restrittivo rispetto a quello del Montepulciano d’Abruzzo doc (forse il più restrittivo d’Italia): rese non superiori ai 95 ql. per ettaro (per il Montepulciano d’Abruzzo DOC sono 140); divieto dell’allevamento a tendone per i nuovi impianti; densità di viti per ettaro non inferiore a 3.300 ceppi; obbligo di vinificazione e imbottigliamento all’interno della zona di produzione; immissione sul mercato non prima di 1 anno per la versione giovane e 3 anni per la riserva.
Il progetto, afferma il presidente Enrico Cerulli Irelli, è quello di unirsi al Consorzio Vini d’Abruzzo mantenendo sempre la distinzione in sotto zone (colline teramane piuttosto che pescaresi etc).
La degustazione delle 22 bottiglie di Colline Teramane Montepulciano d’Abruzzo DOCG
BARONE DI VALFORTE, Colle Sale 2020
BOSSANOVA, Il Bossa 2020
FOSSOCORNO, Il Grande Silenzio 2020
MAZZAROSA, 2020
NICODEMI, Notari 2020
SAN LORENZO, Antares 2020
VELENOSI, Versosera 2020,
TENUTA MORGANTI, Nina 2020
CERULLI SPINOZZI, Cortalto 2019
AUSONIA, Apollo 2019
DE ANGELIS CORVI, Fonte Raviliano 2019
BIAGI, Ipnosi 2018
LEPORE, Re 2018
STRAPPELLI, 2018
BARONE CORNACCHIA, Vizzarro 2017
CANTINA COLONNELLA, Barocco 2017
ILLUMINATI, Pieluni 2017
PODERE COLLE SAN MASSIMO, Terraluna 2017, Riserva
CENTORAME, Castellum Vetus 2017
FARAONE, Santa Maria dell’Arco 2016
ABBAZIA DI PROPEZZANO, 2015, Riserva
MONTI, Pignotto 2015, Riserva