L’11 e il 12 Febbraio, alla stazione Leopolda di Firenze si è tenuta la manifestazione sul vino toscano per eccellenza. Quest’anno l’evento è stato aperto anche ai semplici appassionati
L’appuntamento annuale immancabile per gli operatori del settore, quest’anno, per la prima volta, apre le porte anche al pubblico di appassionati. Affluenza record, quindi, alla stazione Leopolda di Firenze, dove, nei giorni 11 e 12 febbraio, ha avuto luogo la grande performance del Consorzio di Chianti Classico.
Alla kermesse erano presenti circa 200 produttori con 730 etichette tra Chianti annata 2017, Chianti Riserva e Chianti Gran Selezione. Rilevante l’affluenza anche di buyer e di giornalisti da tutto il mondo, complice la popolarità della denominazione all’estero con conseguente e sempre crescente volume di vendite, soprattutto nel Nord America: 34% dell’intera produzione negli Stati Uniti e 11% in Canada. E non è più la folcloristica fiaschetta impagliata a conquistare i mercati, bensì il segmento premium della DOCG (Riserva e Gran Selezione) che copre il 52% di tutto il fatturato e 37% dei volumi. Qualità costantemente premiata da autorevoli guide e classifiche internazionali, indubbiamente favorita da sempre più pronunciata identità di diverse zone di produzione.
Chianti sta diventando un vino fortemente territoriale, nelle cui espressioni troviamo le peculiarità di piccole aree con caratteri differenti, come San Casciano, Lamole, Radda e Monti in Chianti e altri ancora. Una sola denominazione, tantissime le interpretazioni del terroir e del grandissimo Sangiovese: un cavallo di razza indomabile, fonte di maestosi vini italiani nelle abili mani dei migliori produttori. Arrivederci al Chianti Classico Collection 2020.