Nella Capitale, precisamente ad Ostiense, è nata una macelleria gourmet. Il progetto è chiaro e la filiera unica, controllata dall’acqua alla tavola
L’atmosfera è quella dei momenti importanti. Le luci illuminano a giorno il locale. Tutto è preparato “a puntino”. Tutto è sistemato. La porta a vetri si apre, siamo tra i primissimi, possiamo entrare. Muoviamo così i primi passi all’interno della Chiancheria Gourmet Roma in Via Ostiense. Il “Chianchiere”, da cui ha origine il nome, in lingua napoletana è il macellaio, da non intendere solo colui che vende il prodotto, ma come un vero artigiano che crea prelibatezze di carne. Il locale fa i primi vagiti proprio oggi e vuole da subito farsi vedere grande.
Non una semplice macelleria, ma molto di più. Veniamo accolti con cortesia e professionalità dagli organizzatori che, dopo le presentazioni, ci lasciano piacevolmente a chiacchierare con uno dei proprietari: Salvio Passariello. Ci accomodiamo ad un tavolo e acceso il registratore, ascoltiamo una storia. Un racconto carico di vissuto ed esperienza, di territorio e appartenenza, direttamente legato a quello che assaggeremo. Salvio parte da lontano e ci racconta della sua azienda, della famiglia, dei suoi centinaia di capi di bestiame e della filiera unica, spina dorsale del progetto Chiancheria. L’intento, infatti, è di accompagnare il cliente facendo percepire, ci racconta: “che il concetto non è carne morbida, carne buona, ma che carne è” poi continua “conosco bene i miei animali, fin dal principio”. Particolare attenzione viene data all’alimentazione degli animali, che comunque sono allo stato brado: solo cereali coltivati dall’azienda stessa e acqua di fonte. Un esempio pratico lo si può trovare proprio sui tavoli del locale, dove dei barattoli ci presentano ciò che gli animali mangiano; mais, orzo, avena e fieno, senza l’apporto di medicinali o insilati. Un bicchiere di bollicine ed un brindisi con Salvio ci accompagna fino alla fine del nostro colloquio e poi sapientemente guidati iniziamo ad assaggiare.
Tartare, carpaccio, polpette al ragù e il chiancamburger ci deliziano il palato e poi ancora assaggi di fritti, tutto deliziosamente servito con ottime bollicine. Fino a che ci viene detto, quasi suggerito all’orecchio come un piacevole segreto: “sta arrivando la Regina”. Ci voltiamo e capiamo: una enorme mozzarella di bufala aspetta solo di essere degustata. Chiancheria per tutti quindi, per gli estimatori della carne e per chi vuole avvicinarsi ad un nuovo modo di mangiarla; per ogni evenienza, dalla mattina, al pranzo, all’aperitivo fino al dopo cena.