Incontrare chef Terrinoni e scoprire (forse) i suoi progetti!
Nella vita di chef Giulio Terrinoni l’approdo al Per Me è stato una svolta e senza dubbio, una gran bella novità! Ed è in questa gran bella novità che abbiamo incontrato Chef Terrinoni.
“La mia cucina è mente, cuore e braccio”
– Giulio Terrinoni –
Vicolo del Malpasso. Roma. Odore di buona cucina e di possibilità, come quella di operare nel pieno centro storico della città. Il ristorante Per Me è stato preso in mano da chef Giulio Terrinoni da meno di un anno ed è ancora in una fase di crescita: è necessario passare per una fase di stabilizzazione prima di poter cogliere i frutti dell’investimento e non c’è dubbio che lo chef abbia accettato energicamente la sfida. I coperti, pardon, i numeri parlano chiaro! La vicinanza ad un altro noto ristorante d’alta cucina non fa che accrescere l’entusiasmo di Terrinoni per questo nuovo progetto: si augura anzi che ne arrivino altri e poi altri ancora e che quel quadrante del centro diventi una sorta di distretto della cucina di qualità. È dalle sue origini che Giulio Terrinoni trae molte delle sue idee; ciononostante, non si può dire si tratti di uno chef tradizionalista. A suo avviso, infatti, la tradizione è quella che sta nella nostra mente, nei ricordi, negli occhi; le nuove tecniche, d’altro canto, ci permettono di raggiungere gli stessi risultati attraverso strade differenti che rispecchino maggiormente le esigenze del nostro tempo (digeribilità e leggerezza, ad esempio). E così ad esempio, venendo da una zona priva di mare, Terrinoni ha adattato molte ricette tradizionali ciociare basate sulle parti meno nobili della carne, al mondo marino: ci troviamo così di fronte a coppa di guance di pesce o carbonara di mare con uova di pesce e bottarga. Il tutto con la massima attenzione alla qualità delle materie prime: lo scopo, con le parole dello chef, è coccolare il cliente che dovrà solo dedicarsi una cena al motto: stasera è tutta Per Me. L’impegno di Giulio Terrinoni non riguarda la sola cucina ma, proprio in virtù della visibilità che hanno oggi gli chef, si allarga anche a questioni di interesse pubblico. Un’idea da lui suggerita potrebbe essere un flash-mob con altri chef: tutti a Campo de’ Fiori a pulire lo sporco della piazza e dare così esempio che alle volte basta poco per iniziare a cambiare il mondo. Per quanto riguarda i progetti più strettamente culinari lo chef è chiaro: ne ho moltissimi… ma non ve li dico. Non ci resta che aspettare per poterli finalmente degustare!
Francesco Snoriguzzi
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