Cesarini Sforza è nella lungimiranza del suo fondatore ancora oggi nobiltà ed eleganza
Quella che stiamo per raccontare è una storia fatta di eleganza e nobiltà. Nel rappresentare un universo è spesso facile cadere in ridondanze che corrono il rischio di vestirsi di inutile prolissità. Per questo vogliamo puntare direttamente al centro di questa storia: Cesarini Sforza. Un nome legato ad una casata antica portò Lamberto Cesarini Sforza nel 1974 alla nascita di quella che oggi è tra le cantine trentine dal sapore di certo unico. L’azienda che fin dal suo nascere si è imposta come tempio delle bollicine italiane. Fin dall’inizio, una sola è stata la filosofia di produzione: eccellenza e riconoscibilità attraverso il racconto di un terroir unico nel suo genere.
La lungimiranza del fondatore fu già in quella minuziosa selezione di vigneti a uve Chardonnay e Pinot Nero. Con il tempo ha poi affinato un potenziamento degli impianti di vinificazione. Il coraggio di Lamberto è stato fin da subito premiato: i suoi risultati, ieri e oggi, non temono etichette, sia nazionali che internazionali.
Il 1976 fu anno cruciale per la nobile cantina. Venne vinificato per la prima volta lo spumante secondo il Metodo Classico. Il successo di questo vino sancì un’altra tappa importante: l’esordio del Metodo Classico Rosé, prodotto con uve di Pinot Nero. Lamberto non poteva fermarsi qui. Dopo una audace ricerca viticola ed enologica, nel 1986 Lamberto Cesarini Sforza diede vita alla prima Aquila Reale Brut Riserva ottenuta da uve Chardonnay in purezza, coltivate in vigneti ad altitudini superiori ai 500 metri sul livello del mare. Uno spumante vigoroso e di grande complessità, prodotto in tiratura limitata.
Se da un lato Cesarini Sforza è legato alla Denominazione Trento Doc, dall’altro ha contribuito alla nascita e alla stabilità della stessa, ponendosi con quella stessa nobiltà ed eleganza delle sue radici come unicità delle bollicine trentine.
La Val di Cembra è l’anima dei vini Cesarini Sforza. A Nord di Trento sul versante sinistro del fiume Adige in senso Ovest-Est ed è percorsa dal torrente Avisio. La valle risente dei venti provenienti dalla Valle dei Laghi (Ora del Garda) che la rendono particolarmente vocata alla coltivazione delle varietà bianche.
I terreni prevalentemente sabbiosi sono di origine porfirica. Il paesaggio è dominato dai vigneti sostenuti da ampi terrazzamenti delimitati da muretti a secco che nel loro complesso si sviluppano per oltre 700km.
Aquila Reale: icona regale dei Grand Cru
Simbolo che racchiude credo ed eccellenza della cantina, è la punta di diamante della produzione Cesarini Sforza. Aquila Reale Riserva nasce nel 1986 dal desiderio di realizzare un Metodo Classico di rara perfezione e racchiude in una tiratura limitata tutta l’energia e la forza del vocato terroir trentino. Nel 2001 Aquila Reale diviene un vero e proprio cru, accentuando le sue caratteristiche di esclusività, pregio ed eccellenza.
Prodotta con sole uve Chardonnay e solo in annate che permettono una perfetta sanità e maturazione delle uve, il vigneto di Aquila Reale si trova al Maso Sette Fontane ad una quota di circa 500m slm su un terreno detritico, leggermente calcareo non molto profondo esposto ad Ovest che garantisce la salubrità dei preziosi acini. La marcata escursione termica tra il giorno e la notte assicura un’acidità degli acini perfettamente equilibrata. Giacitura, altitudine ed esposizioni del vigneto rallentano il processo di maturazione ma questo consente l’ottenimento di uve, e quindi vini, di estrema eleganza e finezza. La conduzione del vigneto è di tipo biologico e dal 2013 anche le uve sono state vinificate nel rispetto dello stesso disciplinare.
1673: linea pregiata
la pregiata linea 1673, rappresentata dalle etichette Riserva, Rosé e Noir Nature. Tre raffinati Trentodoc di grande personalità che esprimono le diverse sfaccettature dei diversi vigneti.
1673 Riserva
Prodotto con le migliori uve Chardonnay in purezza, lo spumante 1673 Riserva nasce dopo sei mesi di affinamento sulle lisi e oltre 70 mesi di riposo sui lieviti. Un lungo e paziente procedimento che permette di ottenere una bollicina fine e fruttata al naso, sapida e ricca al palato, in un delicato equilibrio di armonie gustative che si completano con la persistente mineralità. Una delle migliori sintesi che il Metodo Classico possa esprimere, nonché perfetto ambasciatore della qualità Cesarini Sforza.
1673 Rosé
Il 1673 Rosé colpisce per il suo colore rosa antico delicato e un perlage finissimo e persistente. Uno spumante raffinato e setoso che si ottiene dalla lavorazione di piccolissime partite di Pinot Nero affinate sulle fecce per alcuni mesi e, dopo la rifermentazione in bottiglia, una permanenza sui lieviti per 60 mesi. Sorprendenti le note olfattive, che regalano intensi sentori di frutti di bosco, seguite da una pienezza palatale accompagnata da freschi guizzi di rosa canina, ciliegia matura e marzapane.
1673 Noir Nature
Questo Trentodoc “in black” esalta l’essenza più pura e valorizza l’unicità del terroir di origine, vocato alla produzione di uve per base spumante. Noir Nature è uno spumante realizzato solo con uve di Pinot nero e proposto nella versione non dosata per viverne l’essenza più pura. Acidità, freschezza e salinità definiscono questo spumante grintoso, graffiante ed elegante dal perlage delicato. Sensazioni complesse, calde e speziate ne completano il bouquet, dove si riconoscono i frutti rossi, pepe e una nota di orzo.