Il Bilancio Sociale 2022 testimonia gli obiettivi raggiunti dalla Cantina di Villorba e il suo percorso green
La sostenibilità è da sempre il cuore pulsante della filosofia produttiva della Cantina Pizzolato. Lo testimonia la certificazione Bio, ottenuta nel 1991, ancora prima di tutti gli altri. Proprio quando Settimo Pizzolato – dopo cinque generazioni di storia e tradizione – prende il timone dell’azienda con la volontà di realizzare una viticultura sempre più rispettosa dell’ambiente. All’insegna della naturalità del vino e in piena armonia con la natura circostante.
E qui, nel verde della campagna di Villorba, la strada verso la sostenibilità non è mai un punto di arrivo, bensì il valore fondante che pervade l’intera azienda – dalla produzione all’accoglienza – e il collante che lega la Cantina alla comunità e a tutti gli stakeholder. Un valore, quello della sostenibilità, in cui l’azienda trevigiana crede fortemente e che promuove con numerose iniziative dall’impronta green.
Per esempio, in casa Pizzolato è appena volto al termine il mese della Sostenibilità. Un mese di appuntamenti e approfondimenti dedicati a questo tema che si sono conclusi con l’evento di presentazione del Bilancio Sociale 2022 dell’azienda. L’opportunità, per la Cantina di Villorba, di raccontare alla comunità le politiche e gli impegni presi fino a ora e l’impatto che l’attività aziendale svolge sul contesto sociale e ambientale in cui opera.
Per la Cantina Pizzolato, Società Benefit dal 2022, il Bilancio Sociale è la bussola che orienta l’attività aziendale, con sei finalità principali che ricalcano, in parte, gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 203. Che riguardano non solo l’impegno verso un’agricoltura biologica e sempre più sostenibile, ma includono anche finalità sociali come collaborazioni con associazioni no-profit, programmi di welfare e la riduzione del consumo energetico.
Il sesto Bilancio Sociale della Cantina Pizzolato testimonia anche l’impegno con il quale l’azienda di Villorba sta affrontando un virtuoso percorso green con il desiderio di comunicarlo nel modo giusto: l’opportunità per raccontare alla comunità e agli stakeholder – coinvolti nel progetto in prima persona attraverso questionari, svolti durante l’anno, volti ad individuare gli obiettivi che vorrebbero che l’azienda realizzasse – quello che è stato concretamente fatto e come lo si è fatto, in modo corretto e trasparente. “Abbiamo creduto nel biologico, ancora prima di tutti gli altri, lavorando con impegno non solo in vigna.
Per esempio con il progetto dei vitigni resistenti PIWI, i nostri ambasciatori della sostenibilità, ma più in generale attraverso la conduzione dell’azienda secondo il nostro Bilancio Sociale. Per noi la sostenibilità deve essere un valore condiviso, parte integrante di una sensibilizzazione aziendale in continua crescita. Lavoriamo per questo su progetti di welfare aziendale che hanno l’obiettivo di mettere al centro i nostri collaboratori. Crediamo che le loro passioni, competenze e le unicità che essi rappresentano siano la chiave del successo.” – commenta Sabrina Rodelli, export manager della Cantina.
E l’impegno sostenibile della Cantina Pizzolato ha trovato un riconoscimento internazionale nell’attestazione Equalitas, a dimostrazione delle “buone prassi”, definite da precisi indicatori, che la Cantina ha adottato in tutte le fasi produttive, dalla vigna al trasporto del prodotto finito. Avvalorando così il suo percorso virtuoso: non solo con i vini PIWI – l’emblema della sostenibilità ambientale in quanto ottenuti dai vitigni resistenti alle principali malattie della vite – ma con numerosi altri progetti, come quello della linea Back to Basic. Volta a ridurre al minimo l’impatto della produzione sull’ambiente e della collezione “M-use” che promuove il concetto di riuso e riciclo dei materiali.
Il tutto guardando al futuro: lo statuto della cantina persegue obiettivi legati alla conservazione e alla rigenerazione del territorio, attraverso la continua ricerca e la sperimentazione vitivinicola, il miglioramento continuo verso la ostenibilità ambientale e sociale dei processi e delle pratiche aziendali, ma anche la creazione di un ambiente di lavoro che favorisce il benessere dei lavoratori, per esempio attraverso percorsi di coaching aziendale per tutto il team e momenti di incontro che stimolano la collaborazione e la motivazione dei dipendenti.
E non solo saper fare: per la Cantina Pizzolato è importante fare sapere, tutte queste buone azioni, così che il tema della sostenibilità possa diventare contagioso e arrivare a più persone e pubblici diversi. Una missione, quella della comunicazione limpida ed efficace, che la Cantina persegue da sempre con particolare attenzione e che è stata premiata, nel corso dell’anno, dalla Menzione Speciale del Premio Gavi– La Buona Italia 2023, ottenuta per la “particolare attenzione con la quale la Cantina ha comunicato i propri progetti di sostenibilità e responsabilità sociale in ambito vinicolo”. Perché, come dice il motto della Cantina Pizzolato, la sostenibilità è una strada da percorrere tutti insieme, nessuno escluso.