Una giornata a Frascati tra botti di rovere e anfore alla scoperta dei vigneti di inizio secolo
La zona intorno a Frascati è conosciuta per la sua produzione di vini. Tra le colline dei Castelli Romani si possono vedere aziende vitivinicole che puntano a far conoscere il proprio prodotto non solo nel Lazio, ma in tutta Italia. Tra queste c’è Cantina Imperatori, che cerca di tenere un alto livello di qualità e, allo stesso tempo, rispetta l’ambiente.
Nata dalla passione del giovane proprietario Lorenzo Imperatori quest’azienda ci accoglie insieme all’agronomo Enrico Carli. In questi vigneti non si produce il Frascati DOC: vogliono fare qualcosa di diverso. Trebbiano Verde, Cabernet Sauvignon, Cesanese e Viognier sono le etichette che sono state scelte dall’azienda. Nella visita alla vigna Enrico Carli ci spiega come viene coltivato uno dei loro vitigni: il Petit Verdot. “Abbiamo voluto riproporre i vigneti di inizio secolo seguendo la tradizione. Erano molto stretti e bassi, con l’interfila che si vangava a mano. Questo vigneto ha circa 10.000 ceppi per ettaro.”
Seguiamo la vendemmia passo dopo passo finché non ci conducono alla cantina. Qui il vino viene messo in botti di rovere proveniente da quattro foreste diverse. Fondamentale è la scelta del legno: conferisce al vino una maggiore complessità aromatica. In un’altra stanza troviamo il vino in anfora dentro una grotta che esisteva già prima della creazione dell’azienda. “L’impasto di queste anfore è ricco di silicati e viene riscaldato a 1300 gradi – spiega Enrico Carli – Hanno una ossidazione pari a quella di una botte di legno. Qui il protagonista è il Trebbiano Verde. Con questo metodo le bucce rimangono per sei mesi a contatto con il vino, rilasciando così le sostanze. Si fanno poi delle follature tre volte al giorno. Una volta finita la fermentazione si riempie l’anfora con del liquido e si chiude, attendendo marzo per svinare”.
L’experience in cantina è stata suggellata dal pranzo con l’arrivo di Vincenzo Mancino, grande esperto della produzione e lavorazione dei salumi e dei latticini. La sua proposta si è soffermata sui vari prodotti del territorio selezionati grazie al progetto DOL (Di Origine Laziale) che difende la filiera corta, la salvaguardia delle biodiversità e promuove l’agricoltura sostenibile.